Dieci pannelli elettronici, per informare cittadini e visitatori della città dei Sassi sull’incombenza di eventi climatici estremi o generalmente avversi. È il progetto comunale finanziato con fondi regionali. Ne dà notizia il sindaco, Domenico Bennardi, anche in qualità di massima autorità comunale di protezione civile, che prima di avviare l’installazione si è confrontato con la Soprintendenza, per coniugare le esigenze di prevenzione e protezione civile con quelle estetiche a tutela degli antichi rioni Sassi, per mitigare il più possibile l’impatto di almeno due pannelli installati in aree paesaggisticamente sensibili. Dove necessario e possibile, saranno eliminati altri segnali, le cui informazioni potranno essere veicolate con quelle elettroniche. Quindi, la collocazione attuale di alcuni pannelli è solo una sperimentazione, prima di poter coniugare al meglio estetica e funzionalità.
L’obiettivo è quello di prevenire, attraverso l’informazione pubblica, diretta soprattutto ad anziani e visitatori della città, con la diffusione delle eventuali allerte della Protezione civile regionale e comunale. «Nell’ultimo periodo -spiega il sindaco- c’è un’accresciuta attenzione a questi temi, dovuta anche ai cambiamenti climatici con frequenti fenomeni atmosferici estremi. Per questa ragione il Municipio, in collaborazione con la protezione civile comunale e regionale, ha avviato il progetto per l’installazione di pannelli multimediali in corrispondenza dei principali punti d’accesso alla città e nelle zone più centrali».
I pannelli saranno installati agli ingressi cittadini da via Timmari, via San Vito; a nord da via Dante e sud all’ingresso per l’ospedale. In città nei pressi parcheggio Firrao, nei pressi del palazzo comunale, del parcheggio Saragat; all’ingresso Sassi in via Bruno Buozzi, via Europa (il pino) e ingresso Sassi di via Stigliani-Cesarea. I punti dove saranno collocati i pannelli all’ingresso della città e all’interno, sono stati scelti dopo un’analisi attenta di ingegneri ed esperti di sicurezza, selezionando le zone più idonee alla loro massima fruizione. Questo per prevenire situazioni di pericolo, e con la consapevolezza di poter salvare vite umane, a fronte di cambiamenti climatici sempre più radicali e imprevedibili.