L’Amministrazione comunale di Matera, nella persona del sindaco Domenico Bennardi, ha firmato la convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la realizzazione dell’intervento denominato “Metrotramvia dei Sassi”, finalizzato a facilitare l’accessibilità turistica nella città riducendo traffico privato ed emissioni inquinanti. Un progetto presentato nel luglio 2020 dalla precedente Amministrazione comunale. Oggi è finanziato con una dotazione complessiva di circa 73 milioni, frutto di una rimodulazione, richiesta dallo stesso ministero, e resa possibile grazie ad approfondimenti tecnici specialistici messi a disposizione dall’attuale Amministrazione, rispetto agli iniziali fondi del Programma di azione e coesione complementare Pon (Programma operativo nazionale) 2014-2020.
Lo scopo del finanziamento è quello di: «Aumentare l’accessibilità di Matera all’aeroporto internazionale di Bari -si legge nella scheda- oltre che agli altri siti turistici regionali, con la sostenibilità ambientale data dalla mobilità “ultimo miglio” in accesso interno alla città e il miglioramento dell’accessibilità universale ai Sassi». La convenzione riconosce esplicitamente all’intervento il carattere di “progetto prototipale” di livello nazionale, che si prefigge, tra gli altri, l’obiettivo di un sostanziale impulso alla mobilità “zero emissioni”, con treni elettrici a batteria nella tratta Matera-Altamura, gestita dalle Ferrovie Appulo lucane (Fal). Il progetto prevede interventi sul deposito di Serra Rifusa, la realizzazione di punti di ricarica delle batterie dei treni a Matera Sud, Serra Rifusa e Altamura; un potenziamento tecnologico dei sistemi di segnalamento e controllo marcia treno, per assicurare la migliore gestione dell’esercizio, che si prevede potenziato sulla tratta urbana di Matera (un treno ogni 20 minuti), e l’acquisto di 6 rotabili con l’opzione di un settimo treno, in previsione del prolungamento del servizio a servire l’ospedale. L’Amministrazione comunale, con la quota di risorse che le sono state assegnate, oltre a concorrere alla rifunzionalizzazione del deposito di Serra Rifusa, acquisterà due treni a batteria, con un investimento di circa 18 milioni, che si andranno ad aggiungere ai tre acquistati dalla Regione Basilicata con 27 milioni e ad uno acquisito da Fal con altri 9 milioni.
L’intervento che l’Amministrazione comunale di Matera ha candidato a finanziamento, in coerenza con le previsioni del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), è finalizzato ad avviare un efficiente utilizzo del centro intermodale di Serra Rifusa a prevalente servizio del traffico turistico (autobus e auto) e per l’integrazione modale con i servizi extraurbani in transito, o convergenti sulla città e a realizzare una connessione sistematica secondo un orario cadenzato con Gravina e Bari tramite il nodo di Altamura. L’intervento, inserito nel Piano regionale dei trasporti della Regione Basilicata recentemente adottato, renderà disponibile un servizio ogni 20 minuti per direzione tra Serra Rifusa e Matera Lanera. Un servizio ogni tre, in tutte le ore della giornata, garantirà il collegamento da/per Altamura e, di qui, le prosecuzioni da/per Bari e da/per Gravina. La disponibilità di un servizio ferroviario cadenzato, quindi facile da memorizzare anche per i non esperti, costituirà uno degli elementi strutturanti del nuovo concetto di mobilità integrata previsto dal Pums, e finalizzato a garantire un’offerta di mobilità sostenibile competitiva con l’auto privata tra tutti i quartieri della città. I turisti che lasceranno la propria auto, potranno contare su un’efficiente combinazione tra il treno, le navette del Trasporto pubblico urbano e il noleggio di biciclette, già finanziati dal Comune per raggiungere il centro storico e i Sassi.