La piattaforma di La Martella, ex discarica di rifiuti solidi urbani, non può e non deve chiudere, è necessario un rilancio produttivo del sito in un’ottica di economia circolare. È il messaggio emerso con forza stamattina, all’esito dei due incontri organizzati dall’assessore all’Ambiente, Massimiliano Amenta, sostenuto dal presidente del consiglio comunale, Francesco Salvatore, con le associazioni datoriali materane Confapi e Confindustria. Per Confapi è intervenuto il direttore Cosimo Dottorini e il presidente della sezione Ambiente, Domenico Lacarpia. Entrambi si sono detti pienamente concordi con la visione dell’Amministrazione comunale, illustrata dall’assessore Amenta, per il rilancio green di quella vasta area un tempo luogo di paura, che oggi può diventare speranza per tutti i cittadini di Matera, non solo i residenti del borgo La Martella.
«È finita l’epoca della discarica -ha chiarito subito Amenta- dove veniva conferito di tutto; è finito l’incubo dei cattivi odori e dei timori per la salute pubblica. Oggi possiamo beneficiare di tecnologie all’avanguardia già abbondantemente testate in altri Paesi d’Europa, come pure dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ci danno un supporto importante per riqualificare e rilanciare la piattaforma di La Martella. Non si può chiudere tutto e lasciare in eredità un debito ambientale e finanziario enorme -ha rimarcato Amenta- quindi dobbiamo lavorare nell’ottica della valorizzazione pulita di quel sito, con un polo tecnologico articolato che renda l’impianto sostenibile dal punto di vista ambientale e finanziario, producendo nel medio termine economie di scala e compensazioni a vantaggio di tutti cittadini, ad esempio con la riduzione della Tariffa rifiuti (Tari). Entro fine mese ci sarà un consiglio comunale aperto sul tema, poi entro febbraio l’Amministrazione dovrà rendere noto alla Regione cosa si vuole fare nella piattaforma di La Martella».
Tempi stretti, anche in previsione di avviare i progetti e le proposte messe in campo. Confapi ha convenuto sulla necessità di fare presto, per non perdere le opportunità finanziarie del Pnrr e della Comunità europea. Dottorini e Lacarpia si sono detti disponibili anche a incontrare i cittadini, per spiegare tecnicamente le eventuali proposte progettuali messe in campo. Confapi ha lanciato alcune idee tutte nel solco dell’economia circolare, finalizzate alla valorizzazione funzionale anche dei fabbricati già presenti nella piattaforma, dopo il necessario ammodernamento (revamping) dell’impiantistica. Idee e proposte recepite dall’assessore Amenta, che saranno discusse con le altre da raccogliere nei prossimi giorni. Per Confindustria Basilicata sono intervenuti Nunzio Olivieri, Francesco Telesca, Antonio Di Cecca, Nicolino Antonio Sileo e Francesco D’Alema.
Anche dal mondo degli industriali lucani è arrivato il pieno appoggio alla visione dell’Amministrazione comunale, concordando sul fatto che la piattaforma da pericolo diventi un valore per la città, rispetto al quale i cittadini dovrebbero resettare l’immagine passata e non più possibile della discarica, a vantaggio di una più realistica valorizzazione del rifiuto in chiave di energia pulita. Un’idea «ottima» secondo i rappresentanti di Confindustria, che hanno assicurato all’assessore Amenta e al presidente Salvatore, il massimo sostegno anche di natura tecnica, riservandosi di far pervenire all’Amministrazione un documento di riflessione sui possibili scenari futuri. Gli incontri con le associazioni ed i rappresentanti del mondo datoriale, proseguiranno nei prossimi giorni.