Partiranno lunedì 15 gennaio, i lavori di sistemazione e restauro del sagrato della chiesa settecentesca di San Francesco d’Assisi a Matera. Un’opera rientrante nel progetto generale “Valorizzazione dell’asse di via Ridola-piazza del Sedile”, che per questo capitolo prevedeva inizialmente una somma di 100mila euro rivelatasi subito insufficiente, tanto da indurre l’Amministrazione comunale a chiedere integrazioni alla Regione Basilicata, fino a concorrere all’attuale importo di poco superiore a 388mila euro.
Il sagrato funge anche da copertura all’articolato sistema di ipogei restaurati nel 2018, che rappresentano la via di accesso e il foyer dell’auditorium “R. Gervasio”. Anche alla luce della nuova funzione attribuita agli ipogei, si è reso necessario un accurato restauro del sagrato, da “ricucire” agli spazi recentemente recuperati (piazza del Sedile – via San Francesco – via Ridola – piazza San Francesco), assicurando un’efficace impermeabilizzazione dei vani sottostanti, inaugurati in coincidenza con le manifestazioni di Matera 2019. L’intervento proposto, inoltre, risolverà questioni attinenti alla sicurezza e fruibilità pedonale dell’area, con riguardo particolare ai soggetti a diversa mobilità.
L’area è quella compresa tra la gradinata antistante la chiesa, via San Francesco, via del Corso e piazza San Francesco, con un’estensione pari a circa mille metri quadri. L’esigenza di riqualificare questo spazio urbano, scaturisce sia alla necessità di assicurare la praticabilità pedonale tanto alle persone normodotate che a quelle a diversa mobilità, sia per eliminare le infiltrazioni che si verificano con la pioggia negli ipogei. Infatti, come risulta da un dettagliato rilievo altimetrico del sagrato, in diversi punti l’assetto della pavimentazione non consente il rapido deflusso delle acque, e addirittura in caso di precipitazioni dà origine ad estese pozzanghere, che oltre a limitare la percorribilità della piazza, favorisce l’infiltrazione negli ipogei. Danni determinatisi nel 2017, a causa delle temperature gelide scese circa 9 gradi sotto zero.
Quindi, sarà rifatto il massetto sottostante il basolato con le impermeabilizzazioni, ripristinando le originarie pendenze su tutto il sagrato. L’area non necessita dell’installazione di sottoservizi a rete, quindi non saranno eseguiti scavi di alcun genere. «Con il restauro del sagrato -spiega il sindaco Domenico Bennardi- si prosegue nel programma di recupero e sistemazione di un’area nevralgica e sensibile del centro storico, risolvendo una serie di problemi di sicurezza, integrità degli ipogei e mobilità pedonale. Ringrazio gli uffici di settore, per l’encomiabile lavoro di progettazione, che ha portato all’appalto e all’avvio dei cantieri in tempi molto rapidi, considerando la necessaria rimodulazione delle poste finanziarie. Ci scusiamo fin da subito per gli eventuali temporanei disagi, che il cantiere potrebbe creare a turisti e residenti ma si è scelto anche un periodo tradizionalmente più libero e favorevole per l’inizio dei cantieri nel centro storico». Salvo imprevisti, i lavori si dovrebbero concludere nei prossimi sette mesi.