I coltivatori delle aziende agricole, ricadenti nella Val Basento sono seriamente preoccupati per le conseguenze derivanti dai lavori in corso nel tratto della Basentana compreso tra Pisticci Scalo e Torre Accio, dice il Prof. Francesco Malvasi, coordinatore lucano di Tavolo Verde di Puglia e Basilicata.
“Lavori che sinora sono stati finalizzati unicamente a realizzare lo spartitraffico dell’arteria statale e non già a garantire la sicurezza per gli automobilisti e i diritti di mobilità ai frontisti delle contrade della zona ad alta vocazione agricola. Di fatto le opere realizzate dall’ANAS restringono sensibilmente le carreggiate e contemporaneamente alcuni accessi poderali vengono chiusi con conseguenze negative sull’economia delle aziende agricole del territorio”.
“Nonostante ciò, sottolinea Malvasi, non è dato conoscere quali iniziative l’amministrazione comunale di Pisticci intenda assumere per scongiurare l’isolamento dell’area, in seguito al progressivo corso dei lavori; certo è che per ristabilire la libera circolazione delle pesanti macchine agricole impegnate nell’agricoltura dei luoghi e assicurare il trasporto delle produzioni agro alimentari dalle aziende alle strade principali è necessario realizzare le complanari e i collegamenti di queste con la Basentana, così com’è stato fatto con la SS106 e per tutte le statali della Puglia”.
“E’ certo in oltre, sostiene in una nota diffusa da Tavolo Verde, che l’ANAS, di fronte alla legittima richiesta degli interessati non ha ancora reso pubblico il progetto esecutivo comprendente le modifiche richieste dei produttori agricoli, ma soprattutto non offre necessarie garanzie reali in ordine alla tempistica di realizzazione contestuale dello spartitraffico, delle complanari e dei cavalcavia. Infatti ai frontisti non sono stati sinora notificate comunicazioni e/o avvisi in ordine ai terreni interessati da eventuali complanari, giammai quelli su cui realizzare sottopassi o soprapassi)”.
La cosa più sorprendente, per il sindacato di categoria, è che “l’amministrazione comunale di Pisticci, pur essendosi impegnata a seguire attentamente proposte di eventuali varianti al progetto originario, non ha coinvolto tutte le organizzazioni di categoria perché potessero esprimersi sullo stato dell’arte e sulle caratteristiche dei lavori in corso. Ancor meno non è stato coinvolto il consiglio comunale per esprimere parere sui lavori in corso e su ipotesi di progetto dell’ANAS”.
Così, la concomitanza di tali eventi e la mancanza di certezze e garanzie per gli agricoltori della zona e per il territorio nel suo insieme, a seguito di un incontro pubblico tenutosi nella sala Alba di Pisticci Scalo, si è costituito “Il Comitato Basentana 407”, cui oltre a Tavolo Verde di Puglia e Basilicata, aderiscono alcuni iscritti alla Coldiretti e alla CIA. Comitato che all’unanimità dei voti, ha proclamato lo stato di agitazione permanente, con l’intento di coinvolgere tutte le istituzioni compresi i Comuni di Pisticci e di Bernalda, le organizzazioni di categoria, le associazioni culturali e tutte le strutture che lavorano sul territorio nell’interesse della comunità nella sua interezza.
Una problematica che interessa anche il territorio di Metaponto, in quanto il personale impiegato nei campi e gli automezzi agricoli e commerciali devono percorrere anche 20 chilometri e oltre in più al giorno, per raggiungere quotidianamente i campi di lavoro, con notevole dilatazione dei tempi e dei costi di produzione. Maggiori spese che inevitabilmente si scaricheranno sui consumatori, che vedranno diminuita ulteriormente la loro capacità di spesa con prevedibili tagli dei consumi.
Pino Gallo