Due cittadini di Metaponto presi a pugni e legnate in testa da un ganese di 26 anni, probailmente affetto da turbe comportamentali. Un’aggressione, gratuita, improvvisa, immotivata, che solo l’arrivo tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio ed ha consentito di assicurare alla giustizia l’energumeno, che stava per reiterare le aggressioni. Un soggetto ad alta pericolosità sociale, che alcune settimane prima aveva lanciato una manciata di terra e sassi su alcuni bambini che tornavano a casa, accompagnati dalla mamma e dalla nonna, che hanno fatto da scudo ai piccoli. Quest’ultima poi anche spintonata dal medesimo soggetto, in preda ad un altro raptus di violenza, prima di dileguarsi dal luogo dell’aggressione.
Qualche giorno prima, sempre a Metaponto, si era verificata una rissa fra numerosi cittadini africani, prontamente sedata dai carabinieri. Un episodio che seguiva quanto accaduto a Bernalda, dove una ragazza aveva subito da altri cittadini extracomunitari atti di violenza psicologica, subito “repressa con una spedizione punitiva” da parte dei parenti della vittima, nell’ambito di una giustizia fai da te.
Una violenza è anche quella ai danni di alcuni gestori di bar da parte di cittadini africani, che, battendo i pugni sul bancone con fare mafioso, pretendono di non pagare le birre e le loro consumazioni. Ed ovviamente prontamente affrontati ed allontanati dai gestori, i quali rischiano spesso la loro vita per assicurare il rispetto delle regole comportamentali. Altri bambini hanno assistito per caso ad un’altra rissa fra cittadini africani a cocci di bottiglie, rimanendo visibilmente scioccati.
Insomma un clima pesante, appena controbilanciato dai tantissimi cittadini extracomunitari, che lavorano onestamente nei campi del metapontino, contribuendo notevolmente a sostenere le produzioni, che partono per i mercati di tutta Europa. Lavoratori e lavoratrici, che pur stanchi di una giornata lavorativa, frequantano regolarmente i corsi serali di lingua italiana nei locali della scuola elementare di Metaponto. Una comunità di stranieri ben inserita nel tessuto sociale, che ha superato numericamente i cittadini locali e che ha bisogno di essere scremata da psicopatici, irregolari e violenti. Già lo scorso dicembre i presidenti di Pro Loco Metaponto, Rimani, Fidas e Fidapa avevano chiesto al prefetto di Matera, di assicurare un maggiore controllo preventivo e costante del territorio da parte delle forze dell’ordine.
Ma dopo quest’ultima aggressione, i cittadini di Metaponto e Bernalda, preoccupati per il verificarsi di continui episodi di violenza, si sono riuniti in Assemblea permanente nel salone della Delegazione comunale di Metaponto, “al fine di garantire la pubblica sicurezza e di evitare episodi xenofobi e razzisti, che esasperano un clima già ai limiti del tollerabile, al fine di non minare una sempre più labile fiducia nei confronti delle pubbliche istituzioni, percepite sempre più remote rispetto alle esigenze ed urgenze locali”. Hanno così inviato alla Procura della Repubblica di Matera, al Sindaco del Comune di Bernalda, al Prefetto di Matera ed alla Questura di Matera una richiesta di intervento rapido ed efficace, “al fine di arginare l’ondata di violenza urbana, che periodicamente sta facendo registrare aggressioni anche ai danni di alcune donne residenti”.
Nella lettera gli oltre 500 cittadini firmatari chiedono “che il territorio venga presidiato, capillarmente ed in maniera periodica, puntuale e costante dalle autorità preposte, mediante ispezioni mirate. E che vengano poste in essere tutte le azioni ritenute opportune al fine di garantire l’incolumità dei cittadini, effettuando regolari controlli, finalizzati a monitorare e censire la regolarità della permanenza dei cittadini stranieri”.
Altre richieste riguardano “l’efficientamento dell’impianto di illuminazione stradale, al fine di garantire l’incolumità di persone e cose anche nelle ore serali e notturne. E la sorveglianza degli assembramenti soprattutto in presenza di condizioni fisiche alterate di taluni soggetti, che potrebbero favorire l’insorgenza di altri episodi criminosi o violenti. Tutte azioni che oggi come non mai, sono prioritarie ed urgenti.”
Il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, ha assicurato di tenere sempre informato il prefetto di Matera, per garantire le migliori condizioni di serenità dei cittadini.
Intanto prosegue la raccolta delle firme, per venire incontro ai tanti cittadini, che chiedono di sottoscrivere la richiesta inoltrata alle autorità.
Pino Gallo