Nelle giornate dell’1 e 2 marzo si è recata in visita a Matera, Capitale europea della cultura 2019, una delegazione del Comune di Viterbo composta dalla sindaca Chiara Frontini, dall’assessore al Turismo Silvio Franco e da Maria Chiara Giovannelli, dottoranda presso l’università di Viterbo e responsabile per le attività di coordinamento per il progetto di candidatura di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033.
Ieri pomeriggio, la delegazione ha incontrato nella sede dell’Ex Convento di Santa Lucia il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e alcuni membri suo team, per approfondire il percorso che ha portato Matera alla vittoria del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, con uno specifico riferimento agli aspetti tecnici del processo, alle caratteristiche del dossier di candidatura e alla nuova mission della Fondazione. Fra i temi oggetto di confronto, le azioni messe in campo per stimolare il sostegno della comunità locale e delle istituzioni locali e nazionali, la struttura di governance per la gestione del processo di candidatura, i punti di forza dei dossier delle città candidate a Capitali europee della cultura risultate poi vincitrici.
Al termine dell’incontro, la delegazione è stata guidata alla visita delle collezioni e mostre del Museo di Palazzo Lanfranchi, tra cui l’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories esposta nella Chiesa del Carmine grazie alla collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Museo nazionale di Matera. L’opera, inaugurata lo scorso novembre, rappresenta da un lato il completamento di uno dei progetti del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dall’altro l’apertura di un focus sulla relazione fra arte e ambiente, uno dei temi al centro della nuova programmazione della Fondazione.
Stamattina, la delegazione di Viterbo è stata ricevuta presso gli uffici del Comune di Matera, dove ha incontrato il sindaco e presidente della Fondazione, Domenico Bennardi. «Matera e Viterbo sono due città in cui la storia trova molte similitudini -ha detto Bennardi- la scelta di perseguire l’obiettivo della Capitale europea della cultura può segnare un interessante motivo di collaborazione per la futura crescita delle due realtà». La sindaca è stata accolta in municipio anche dal presidente del consiglio comunale, Francesco Salvatore, per la firma del Libro d’onore e lo scambio di doni istituzionali. Quindi, dopo la colazione con Bennardi, Frontini ha fatto una passeggiata in città godendo della bella giornata e dell’incanto dei Sassi.
«L’obiettivo della missione – ha spiegato la sindaca Frontini – è stato di condividere esperienze per valorizzare i successi e fare tesoro dei percorsi già battuti da chi è riuscito nell’impresa. Dobbiamo riflettere insieme alla città sulla dimensione europea nella quale Viterbo si può proiettare grazie a questo processo che, come ci è stato ribadito qui, è più importante dell’esito stesso. Va costruito un vero e proprio patto di cittadinanza culturale dove la cura del bene comune sia al centro, e questo porta con sè una serie di impatti di lungo periodo, sia a livello economico che sociale. Si tratta solo di una prima tappa di questo scambio, abbiamo già in mente i prossimi passi e aspettiamo gli amministratori e partner materani a Viterbo, certi che il racconto diretto della loro esperienza possa ispirare decisori e cittadinanza verso un obiettivo sfidante e ambizioso, che deve renderci tutti orgogliosi e determinati nel volerlo perseguire».