Da oggi Matera ha il suo secondo sito Unesco con la proclamazione ufficiale della Via Appia Antica, di cui un tratturo passa per la città dei Sassi, a Patrimonio dell’Umanità, avvenuta pochi minuti fa, questa mattina a Nuova Delhi, India, dove dal 21 luglio scorso è riunita la 46ma sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale per valutare le nuove candidature, con la partecipazione di 28 delegazioni provenienti da tutto il mondo.
Sale così a sessanta il numero di siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco per l’Italia, che detiene il maggior numero di luoghi, seguita da Cina e Francia, e sale a tre il numero di siti Unesco in Basilicata (oltre ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri – primo sito Unesco del Sud Italia dal 1993 – le Faggete secolari della Foresta di Cozzo Ferriero, nel Parco Nazionale del Pollino, dal 2017).
“Via Appia. Regina Viarum” è un progetto presentato nel 2022 dal Ministero della Cultura, per la prima volta capofila e promotore diretto di una candidatura Unesco, e finanziatore della stessa con 19 milioni di euro per restauro, tutela, conservazione e valorizzazione della Via Appia dal punto di vista urbanistico e archeologico. Il progetto coinvolge quattro regioni, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, con un percorso di 900 km da Roma a Brindisi, su cui insiste l’antica strada consolare romana e dove sono ancora ben conservate lungo l’intero tracciato testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili. La Via Appia Antica è una delle opere di ingegneria civile più grandi del mondo, patrimonio culturale, archeologico, storico e paesaggistico di eccezionale valore universale e simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo, e quelle d’Oriente e d’Africa.
Il processo di candidatura è stato avviato nell’autunno 2020 con i primi sopralluoghi ministeriali tesi a individuare i tratti di strada maggiormente rappresentativi della via Appia, a seguito dei quali sono partite la procedura per l’iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità e il coinvolgimento degli enti territoriali nella primavera del 2022 – il Comune di Matera ha subito aderito e fornito il suo supporto all’iniziativa – e poi la presentazione ufficiale della candidatura nell’ottobre 2022. Il Comune di Matera ha portato avanti numerose riunioni tecnico-operative, studi e ricerche, sopralluoghi, valutazioni, missioni e presentazioni, culminati nella sottoscrizione a Roma, assieme alle altre città interessate dal percorso, del protocollo d’intesa per la candidatura nel gennaio 2023, che è stata poi valutata positivamente dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, e nel mese di febbraio dello stesso anno è stata inviata a Parigi. Dopo il parere favorevole del Consiglio Nazionale per i Monumenti e i Siti, ICOMOS, organo tecnico consultivo dell’Unesco, avvenuto nello scorso mese di maggio, oggi 27 luglio è avvenuta la proclamazione ufficiale della via Appia a Patrimonio dell’Umanità.
“Questo prestigioso riconoscimento ci rende estremamente orgogliosi e felici, ed è il risultato di un lavoro intenso, articolato e complesso” sottolinea il Sindaco Bennardi, “che ha visto la partecipazione proattiva di tutte le istituzioni coinvolte, Ministero della Cultura, Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni, Parchi, Università, oltre ad associazioni e altre rappresentanze delle comunità dei territori attraversati dal tracciato dell’antico asse viario. Ringraziamo il Ministero della Cultura, in particolare le archeologhe Angela Maria Ferroni, responsabile tecnico scientifico della candidatura Unesco e Laura Acampora, coordinatrice e componente del comitato scientifico, e per il Comune di Matera l’arch. Laura Spinelli e l’arch. Annarita Marvulli, per il fondamentale supporto tecnico e l’assessore al ramo Tiziana D’Oppido, che ha seguito in modo impeccabile ed in prima persona tutto l’iter di candidatura dall’inizio della procedura fino alla proclamazione odierna.”