Di seguito pubblichiamo una nota del Consigliere Regionale e Capogruppo di Azione, Nicola Morea.
“Leggo interpretazioni faziose e fantasiose in merito alla seduta di Consiglio Regionale sull’autonomia differenziata. In coerenza con le nostre convinzioni, abbiamo presentato una risoluzione indipendente tanto da quella presentata dalle opposizioni quanto da quella presentata dalla maggioranza. Nell’esprimere netto e totale rifiuto dell’autonomia differenziata, così come concepita dalla norma Calderoli, abbiamo proposto la sospensione dell’applicazione della norma, congelando le eventuali richieste delle Regioni; la disponibilità a rivedere la posizione se e solo se verranno definiti e finanziati i LEP e superato, una volta per tutte, il criterio della spesa storica, e verrà sostenuto il referendum abrogativo della Calderoli. Abbiamo votato contro la risoluzione del resto della maggioranza, a favore della norma “incriminata”.
E ci siamo astenuti dalla mozione della minoranza per due ragioni: non sussistono, a nostro avviso, profili di illegittimità costituzionale perché la norma rientra nel perimetro di applicazione dell’art 116, figlio della assurda riforma costituzionale voluta nel 2001 dall’allora maggioranza di centrosinistra, e non era presente nella mozione della minoranza alcuna autocritica o “mea culpa” rispetto ai mancati interventi in favore del Mezzogiorno negli ultimi venti anni (oltre metà dei quali con il centro sinistra al governo) né alcuna critica all’operato dei Governi, di entrambi i colori politici che negli anni 2001, 2009, 2017, 2018, 2022 e 2023 hanno contribuito alla situazione attuale, favorendo fughe in avanti di Regioni ricche. Mentre eravamo consapevoli che il resto della maggioranza non avrebbe avallato la risoluzione, la minoranza avrebbe potuto senz’altro convergere su una risoluzione priva di ambiguità e di schemi ideologici precostituiti, che andava dritta al centro della annosa vicenda. Parteciperemo alla battaglia referendaria con determinazione e grinta, pur consapevoli della difficoltà oggettiva che potrà registrarsi nel raggiungimento del quorum necessario”.