Nuova tappa per il progetto di rigenerazione sociale delle periferie Amabili Confini, che per il suo quarto appuntamento ospiterà nel rione di Lanera la giovane scrittrice Nadeesha Uyangoda, vincitrice con il libro L’unica persona nera nella stanza del premio Speciale della Giuria al Rapallo Carige, del Premio Sila49 e del premio Giuditta al miglior saggio esordiente.L’incontro è previsto per giovedì 9 giugno alle 18:30 in via della Quercia o, in caso di maltempo, nella sala “Laura Battista” della Biblioteca provinciale “T. Stigliani”.
Ad introdurre sarà Selena Andrisani, dell’associazione Amabili Confini. Seguirà la conversazione tra la scrittrice ospite della rassegna e gli autori dei racconti scelti tra quelli pervenuti dalla macroarea che include rione Pini, Lanera, Giustino Fortunato, Cappuccini ed Agna.
La parte conclusiva dell’incontro sarà dedicata alla presentazione del libro L’unica persona nera nella stanza di Nadeesha Uyangoda. Saggio ricco di riflessioni e spunti teorici, nel quale l’autrice racconta la sua storia e quella di altri italiani “neri” come lei, tentando di ricomporre la sua identità in un paese che cambia velocemente. Dialogheranno con lei la giornalista Stella Montano e Ivan Moliterni, direttore della Scuola Ombre Meridiane.
Nadeesha Uyangoda è nata nel 1993 in Sri Lanka, ma vive in Brianza da quando aveva sei anni. È un’autrice freelance che da tempo si occupa di identità, razza e migrazioni. I suoi lavori sono stati pubblicati da Al Jazeera English, Not, «Rivista Studio», «The Telegraph», Vice Italia, openDemocracy.
L’unica persona nera nella stanza. La razza è un concetto difficile da cogliere, pur non avendo fondamenti biologici produce grossi effetti nei rapporti sociali, professionali e sentimentali. La razza in Italia non si palesa fino a quando tu non sei l’unica persona nera in una stanza di bianchi.
E quell’unica persona è Bellamy, Mike, Blessy, David…una moltitudine in parte sommersa, sotterranea. Quell’unica persona è chi si è sentito dire troppe volte che «gli italiani neri non esistono»: lo gridano negli stadi, lo dice certa politica, sembrano confermarlo le serie tv, la letteratura, i media.
In un certo senso è persino vero: gli italiani neri non emergono, non si vedono negli ambienti della cultura, nei talk show e nelle liste elettorali. O meglio, in quei luoghi esistono ma solo come oggetto del discorso, quasi mai come soggetto. La loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all’«immigrazione fuori controllo», ai barconi, all’«integrazione».
Con un approccio inedito e un linguaggio fresco e «social», Nadeesha Uyangoda apre in questo libro, che incrocia saggio e memoir, un’onesta conversazione per comprendere meglio la dinamica razziale nel nostro paese.
Giovedì 16 giugno Amabili Confini vedrà la partecipazione della scrittrice Giorgia Tribuiani. La rassegna si concluderà venerdì 24 giugno con il fuori programma Amabili Confini Off, insieme a Marco Peano. Come per le edizioni precedenti, tutti gli elaborati pervenuti saranno inseriti successivamente in un’accurata antologia e pubblicati on line sul sito www.amabiliconfini.it.
Tutti gli incontri possono essere seguiti in diretta o in differita dalla pagina facebook dell’associazione www.facebook.com/amabiliconfini/