Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega. Idea, Bp, FI, FdI, Gm, 1 astensione quella di Cicala) la pdl, d’iniziativa del consigliere Bellettieri (FI), sottoscritta anche dai consiglieri Quarto, Aliandro, Sileo e dal già consigliere Acito sull’istituzione dell’Albo regionale dei Comuni aderenti al baratto amministrativo. Al centro dello strumento legislativo un modello di partecipazione cittadina collegato alla detassazione locale, attraverso la previsione della riduzione o esenzione dei tributi come controprestazione dell’attività svolta dal privato.
“Lo strumento del ‘baratto amministrativo’ nato in campo tributario con il Decreto Sblocca Italia (art. 24 D.L.133/2014) – viene evidenziato nella relazione di accompagnamento della pdl – in questo momento di crisi, che continua ad essere segnato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, rappresenta un elemento di vicinanza e di assistenza al cittadino. La proposta normativa vuole essere una soluzione alla difficoltà economica di reperire fondi per la pulizia e la manutenzione dei territori lucani, considerato che molti dei Comuni della nostra regione sono caratterizzati da estese porzioni di territorio verde e boschivo e da strade che necessitano di una particolare manutenzione, il tutto a spese dell’amministrazione comunale”.
La disciplina, ripresa dal nuovo Codice dei contratti pubblici, estende il modello di amministrazione condivisa a tutti gli enti territoriali i quali “possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di contratti di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione ad un preciso ambito territoriale”. Rispetto all’ambito applicativo, oltre alla pulizia, alla manutenzione e all’abbellimento di aree verdi, piazze e strade, prevista anche l’ipotesi di una loro valorizzazione tramite iniziative culturali di vario genere, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati.
Da parte dei Comuni che decideranno di aderire a tale misura previsti alcuni adempimenti: redigere un progetto per il contribuente, tale da identificare periodo e obiettivi di lavoro; controllare l’avvenuto raggiungimento dell’obiettivo e del regolare svolgimento del lavoro; predisporre un progetto di scomputo delle imposte in riferimento al contribuente singolo. Il contribuente, da parte sua, sceglierà la mansione più rispondente alla sua formazione personale e idoneità fisica.