“Su proposta della Regione Basilicata il Collegamento mediano Murgia-Pollino Matera – Ferrandina – Pisticci è stato indicato quale opera prioritaria nell’ambito dell’ultimo accordo previsto per l’aggiornamento del Contratto di Programma tra Regione Basilicata e Anas. Su tale opera infatti è stata interamente finanziata la progettazione sia del tratto noto come By Pass di Matera sia l’ultimo tratto fino a Ferrandina, per complessivi € 7 mln di euro. L’avanzamento della progettazione ha consentito che il primo step compiuto, ovvero il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, approdasse in Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, la cui seduta definitiva era prevista per il 28 settembre scorso, come più volte ribadito anche negli ultimi giorni.
La Regione Basilicata si pone dunque quale parte proponente l’opera ai tavoli della programmazione nazionale e, in quanto tale, si è già seduta in sede di valutazione della stessa, delle varie alternative progettuali e delle sue ricadute sul territorio; non si è fatto, tuttavia, di questo percorso doveroso per la comunità di Matera e per tutta la Basilicata, nessuna superflua propaganda ma si è lavorato a testa bassa fino all’ultimo importante risultato. Fa onore alla comunità di Matera e a tutte le altre coinvolte nel processo di condivisione tecnico-amministrativa la partecipazione al Tavolo a cui sono state richiamate quali parti interessate ad un iter operativo opportunamente avviato in tempi utili dalla Regione. E ciò fa onore soprattutto all’Amministrazione comunale di Matera, attesa la mancata espressione di posizione e parere già nel procedimento autorizzativo della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera, passata sotto gli occhi di una Amministrazione inerme che ha fatto, evidentemente, di quella una esperienza virtuosa per una partecipazione attiva, seppur forse troppo roboante data la doverosità della richiamata partecipazione al Tavolo della più importante arteria stradale di Basilicata.
L’Amministrazione Regionale, rivestendo un ruolo strategico a monte in quanto parte proponente, monitora il processo autorizzativo che, invece, pertiene direttamente alle comunità coinvolte. Questo implica, innegabilmente, che spetta agli Enti direttamente interessati garantire che il processo autorizzativo stesso proceda speditamente assumendo gli atti propedeutici, quali pareri o altre autorizzazioni, affinché la realizzazione degli interventi sia garantita. Dispiace, pertanto, constatare che la mancata comprensione delle fasi e delle competenze si traduca in reazioni scomposte da parte di chi invece, per il ruolo che ricopre a livello locale, dovrebbe avere ben presente il quadro complessivo della situazione, per il celere raggiungimento degli obiettivi condivisi”.