“La delicata contingenza che stanno vivendo l’agricoltura ha già portato alla chiusura del 10% circa delle imprese agricole lucane, strette nella morsa tra i rincari record dei costi di produzione e dell’energia, con particolare riferimento al gasolio agricolo, ai fitofarmaci e ai fertilizzanti; per evitare il collasso del settore servono quindi interventi urgenti sul versante della credito e soprattutto su quello della programmazione, puntando a rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, aprendo i partecipati lavori del VI Congresso della Federazione, dedicato al tema “L’agricoltura protagonista della ripresa economica”.
“Anche e soprattutto per queste ragioni continueremo a impegnarci per tutelare la fondamentale attività dei produttori agricoli, lavorando per promuovere il più possibile tutte le forme di integrazione del reddito e di multifunzionalità, a partire dalle agroenergie, senza dimenticare la necessità di puntare con sempre maggiore decisione sul ricambio generazionale”, ha proseguito Minichino, che è stato confermato all’unanimità presidente della Copagri Basilicata per il prossimo mandato.
Il Consiglio Generale della Copagri Basilicata, infatti, riunitosi nell’ambito dei lavori congressuali e svoltosi alla presenza del presidente della Copagri nazionale Franco Verrascina, del vicepresidente Tommaso Battista e del direttore generale Maria Cristina Solfizi, ha confermato la piena fiducia nel presidente in carica.
A salutare i lavori congressuali sono stati, fra gli altri, oltre ai vertici dei sindacati agricoli e delle associazioni datoriali regionali, il vicepresidente della regione Basilicata Francesco Fanelli, il direttore generale per le politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Emilia Piemontese, il vicepresidente della provincia di Matera Franco Mancino e il consigliere regionale Luca Braia.