L’UNITRE celebra oggi pomeriggio, presso l‘Aula Magna dell’istituto Carlo Levi di San Brancato, con inizio alle ore 9:15, la giornata internazionale per dire basta alla violenza sulle donne.
“Una giornata, dice il presidente del sodalizio culturale, il dr. Antonio Amorosi, che fu istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che vuole contribuire a contrastare ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne. Secondo l’articolo 1 della Dichiarazione ONU è violenza contro le donne ogni atto di violenza che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Inoltre, la stessa assemblea internazionale definisce che la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sensibile e in pace”.
Nel riportare i dati di questo crimine orrendo, Amorosi mette in evidenza come nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3, con una frequenza di una vittima ogni tre giorni. E che in Italia i dati ISTAT mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Mentre le forme più gravi di violenza sono esercitate, purtroppo, da partner o ex partner, parenti o amici nel 62,7% dei casi. In Italia fino al 3 ottobre ci sono state ben 77 vittime.
Il presidente di UNITRE S. Arcangelo invita le donne che subiscono violenza a chiamare subito il 112, senza esitare, né rimandare. Oppure di rivolgersi al numero antiviolenza e anti stalking, che è il 1522, attivo 24 ore su 24, in tutti i giorni dell’anno ed accessibile gratuitamente dall’intero territorio nazionale, sia da rete fissa che mobile. Disponibile nelle lingue italiano, inglese, spagnolo e arabo, lo stesso numero consente alle donne di chattare con le operatrici. L’App YouPol è realizzata dalla Polizia di Stato.
Inoltre, sottolinea Amorosi, rivolgendosi al Pronto Soccorso, se si ha bisogno di cure mediche immediate, gli operatori socio-sanitari del 112 sapranno indirizzare la persona vittima di maltrattamenti verso un percorso di uscita dalla violenza.
Le vittime di soprusi potranno rivolgersi anche ai Consultori familiari ed ai Centri anti–violenza riportati sul sito del Dipartimento pari Opportunità, facendosi eventualmente indirizzare dalle stesse farmacie sparse su tutto il territorio nazionale. Esiste pure il telefono verde AIDS 800 861061 se si è subita violenza sessuale.
Esiste, inoltre, anche il Poliambulatorio dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto della Povertà (INMP). Mentre dall’8 marzo 2021 è attivo il Servizio Salute e Tutela della Donna, dedicato alla presa in carico delle donne più fragili o comunque bisognose di assistenza sanitaria e psicologica.
Pino Gallo