Al termine di un lungo e proficuo dibattito, il Consiglio d’indirizzo della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha trovato un’intesa sulle modifiche da apportare allo statuto, per consentire il rinnovo della governance e il rilancio della missione nel prossimo decennio. Al tavolo, nella sede di via Lavista, c’era il presidente in rappresentanza anche del Comune (ente fondatore), ovvero il sindaco di Matera Domenico Bennardi, con i consiglieri comunali Schiuma (da remoto) e Visaggi; per la Regione (altro ente fondatore), il presidente Vito Bardi ha delegato l’assessore Cosimo Latronico, collegato da remoto come il presidente della Camera di commercio Michele Somma, mentre in sede erano presenti i consiglieri regionali Luca Braia (minoranza) e Piergiorgio Quarto (maggioranza); per la Provincia di Matera il presidente Piero Marrese (da remoto) e per l’università della Basilicata, i professori Cavallo e Mirizzi.
Presente anche il direttore generale della Fondazione, l’economista Giovanni Padula. La fumata bianca, che sarà formalizzata oggi e ratificata domani pomeriggio, è stata possibile grazie alla buona volontà di tutti, in primis Regione e Comune, che hanno fatto entrambi un passo indietro sulla leadership nella indicazione dei nomi di presidente e vice presidente della Fondazione, lasciando lo statuto invariato nella sostanza. Infatti, si è stabilito che le due figure apicali e rappresentative (procedura disciplinata dall’articolo 15) vengano scelte all’interno, ovvero tra i componenti del Consiglio di amministrazione (Comune, Regione, Camera di commercio di Basilicata, Provincia di Matera e Università), nell’ambito di una seduta in cui debbano essere necessariamente presenti entrambi i soci fondatori, Regione e Comune, nell’ottica di un rapporto paritetico.
Importante dal punto di vista operativo, è la modifica all’articolo 16, laddove si stabilisce che le decisioni circa la nomina di presidente, vice presidente, direttore generale, nonché l’approvazione del bilancio e la decisione di un eventuale scioglimento della Fondazione, debbano essere validamente adottate con voto favorevole/negativo della maggioranza dei componenti il Consiglio di amministrazione, sempre con la presenza di entrambi gli enti fondatori. Nella versione definitiva, dunque, verranno annoverate la nomina ed eventuale revoca anche di presidente e vice presidente, mentre verrà cassata la parte in cui si rendeva necessaria la convergenza di voto dei due enti fondatori, Comune e Regione, che di fatto imbrigliava e limitava decisioni strategiche come quella sul bilancio ed il rinnovo della direzione. Infine, si è confermata (articolo 1) la sede legale della Fondazione attestata a Matera presso l’attuale indirizzo, fatta salva la facoltà di cambiarla purché sempre a Matera, seppure in altro edificio.
Il rinnovo della sede legale in altra città, invece, non potrà eventualmente essere deciso dal Cda, ma resterà prerogativa del Consiglio d’indirizzo. Ampia soddisfazione è stata espressa dal sindaco Bennardi, che plaude all’apertura della Regione ed ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per trovare una sintesi tra le opposte idee messe inizialmente in campo da Regione e Comune. Il riferimento è ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, che con una mozione molto apprezzata da Bardi, avevano investito il sindaco del compito di preservare il protagonismo della città: “E’ anche grazie a loro -ha detto Bennardi- che si è stabilito un clima di maggiore serenità e collaborazione”. Domani pomeriggio il Consiglio d’indirizzo si riunirà per ratificare e formalizzare l’intesa, poi tra Natale e Capodanno si convocherà il Cda, per passare alla fase operativa.