Torna in Basilicata l’Orchestra del Baraccano con una nuova produzione, “Aida, la musica danza nella sabbia”, uno spettacolo di musica e teatro, dopo che nello scorso mese di luglio aveva portato in scena “Il Barbiere a fumetti”. Una proposta che nasce all’interno delle attività del Teatro del Baraccano a Bologna, dove viene realizzato un progetto di produzione e ricerca sul teatro musicale da camera.
“Aida è uno dei primi passi di un progetto più ampio ed articolato, che realizzerò nei prossimi anni, coinvolgendo anche artisti e musicisti della Basilicata, dice il direttore musicale Giambattista Giocoli, lucano di Sant’Arcangelo. L’obiettivo dell’Orchestra è suonare con formazioni per orchestra da camera opere musicali, originariamente composte per grandi orchestre, producendo nuove partiture suonate “a parti reali”.
Accenti lirici, tratti trionfali e improvvise sospensioni svelano le delicate profondità dell’opera di questo nuovo genere, che tende ad avvicinare anche i meno appassionati al grande repertorio della musica classica europea dei secoli scorsi. L’ opera rivisitata da Giocoli con riduzioni e arrangiamenti cerca, pur senza i cantanti, di restituire la potenza drammaturgia e sinfonica dell’Aida. L’idea artistica del maestro, contrariamente alla tradizione predominante, che l’ha resa famosa principalmente per lo sfarzo delle scenografie, è quella di presentare l’opera verdiana con una lettura innovativa, incentrata sulla profonda intimità dei sentimenti e sulle dinamiche sociali originate.
“L’Aida che porto in scena nella versione in musica dell’Orchestra del Baraccano, sottolinea Giocoli, non chiede forzature spettacolari in scena, né spazi colossali o grandiosità scenografiche. Anche gli elefanti potrebbero smettere di marciare, lasciando spazio stupiti e commossi al dramma umano tra vinti e vincitori, in guerra e in amore”.
Nell’Aida proposta in Basilicata è facile ritrovare “il soffocante gigantismo voluto da Giuseppe Verdi e l’effetto schiacciante sull’anima dei giovani protagonisti”, nell’originale riduzione e nell’arrangiamento per organico strumentale a dieci parti reali, nello stile impetuoso del direttore d’orchestra di origini lucane. Come nei versi detti e sussurrati da Sandra Cavallini e nella voluta irregolarità metrica del libretto di Antonio Ghislanzoni.
Quattro i concerti in programma, che si terranno il 27 dicembre nell’ex Convento Santa Maria delle Grazie di Missanello; il 28 dicembre al Museo della Pastorizia di Castelsaraceno; il 29 dicembre al Teatro Comunale Francesco Miggiano di Viggiano ed il 30 dicembre nella Chiesa San Nicola di Bari a Sant’Arcangelo. Ingresso ore 18:00, sipario ore 18.30 con ingresso gratuito.
La tournée è realizzata grazie al contributo dei Comuni di Missanello, Castelsaraceno, Sant’Arcangelo e Viggiano.
Pino Gallo