La mia candidatura nasce per mettere al centro della fase politica che porterà al rinnovo del Parlamento nella primavera 2013 un approccio alternativo al metodo clientelare relazionale e assistenzialistico su cui si fonda il consenso nel sistema politico italiano e meridionale in particolare.Il mio campo è quello della sinistra meridionale ,italiana ,europea e faccio il sindaco di Craco, un piccolo comune di circa 800 abitanti , tentando quotidianamente di portare soluzioni e creare opportunità per uno sviluppo locale sostenibile ,consapevole della necessità di una visione internazionale e di una cultura dell’innovazione a fondamento delle azioni politico amministrative che promuovo e rifuggendo sin dalla mia campagna elettorale dalla pratica di sistemi di consenso che ledono diritti e violano i principi di legalità e pari dignità e opportunità dei cittadini elettori.
Craco era un paesino stremato , abbandonato , in preda a forte calo demografico e a fenomeni criminali e di illegalità diffuse come in tante parti del mezzogiorno e dell’Italia.In tre anni è divenuto un paesino all’avanguardia nel settore dei beni culturali e del turismo , delle fonti rinnovabili di energia , di azioni di innovazione sociale e produttiva e nel ripristino della legalità e del senso e presenza dello stato.
L’esperienza in corso mi completa nella mia formazione riformista maturata a partire dai primi anni 60 nel movimento studentesco e poi nella esperienza originale dell’are riformista del PCI a Torino e in Basilicata successivamente , nelle esperienze dell’associazionismo culturale e nel movimento cooperativo.
A questo punto della mia esperienza politica sento di dover dare sui grandi temi del paese e dell’Europa il mio contributo per tentare insieme ai tanti democratici e riformisti italiani e lucano , ai tanti cittadini che quotidianamente sono la spina dorsale di questo paese di affermare una nuova sinistra, laica , riformista e democratica che porti l’Italia fuori dalla crisi facendogli conquistare un ruolo nelle leadership democratiche europee e mondiali.
Portare nella Politica nazionale e in Parlamento esperienze esemplari e positive dell’Italia che fa , produce e tiene alto il nostro prestigio , affermare chi è esempio della buona e della bella politica , quella fatta di passioni , idee e progetti per il futuro ; quella che può dare speranza alle nuove generazioni e ai nostri figli, quella che non si ritrae dal nuovo, ma contribuisce in modo creativo a costruirlo. La politica che rischia e si mette in gioco , che cerca vie nuove in sintonia con la sinistra europea e mondiale che si interroga sul senso da dare oggi agli ideali socialisti , democratici e liberali a cui la gran parte della società si richiama e che aspira ad un migliore e maggiore benessere sociale, spirituale e materiale dell’uomo contemporaneo.
Non mi sembra ci siano in campo nel PD lucano le aree politico culturali cui mi sento di appartenere né tantomeno vedo presenti candidature che vedano nel Mezzogiorno ( e i mezzogiorni d’europa e del mondo) la chiave di volta per uscire dalla crisi. Basterebbe pensare che la sola crescita e qualificazione dei consumi di queste aree consentirebbe all’Italia e all’Europa la ripresa dell’industria manifatturiera con effetti sistemici di crescita e una crescita diffusa del reddito della popolazione.
Il futuro dell’Occidente è divenire polo mondiale di innovazione , di formazione e di cultura e vincere la competizione internazionale della Cina e dell’India in Africa e in Sud America. La Basilicata e Matera in particolare deve essere protagonista di questi processi ed è questo che motiva il sostegno alla mia candidatura di tanti rappresentanti di associazioni , circoli, reti e community , amministratori e militanti del PD in provincia di Matera a cui va il mio ringraziamento per avere in questi pochi giorni mobilitato tante energie con trasparenza e passione. Mi auguro che il bisogno di cambiamento vinca aprendo una fase nuova per la nostra regione.
Grazie Pino Lacicerchia