Un momento di gioia e tradizione. Strumento privilegiato di aggregazione e di fede, costituisce per le comunità una ricchezza inestimabile, che attraverso l’osservanza di tempi e spazi rituali, apre la strada ai ricordi della terra d’origine. Può essere questa una delle accezioni che le feste patronali assumono per i lucani all’estero, come nel caso della comunità di Pietragalla a Buenos Aires.
Un piccolo microcosmo in cui, grazie all’impegno dell’associazione dei pietragallesi della capitale argentina, le tradizioni lucane continuano a rivivere e ad essere tramandate seppur fuori dalla Basilicata. Un amore senza confini quello dei pietragallesi in Argentina, che lo scorso 27 novembre hanno celebrato il loro San Teodosio, partendo dalla chiesa di La Tablada, nella Provincia di Buenos Aires. Unica chiesa al mondo intitolata al Santo Patrono, che negli anni e con tanti sforzi i pietragallesi hanno contribuito ad edificare.
Prima il momento della celebrazione religiosa, poi una lunga processione per le vie della cittadina con la statua di San Teodosio a bordo di un pick-up accompagnata da una gremita folla di fedeli con i volti segnati dalla commozione e dall’orgoglio. Per l’occasione presente anche il Sindaco di Pietragalla, Paolo Cillis, insieme al consigliere comunale, Luigi Bevilacqua. Un’occasione per rinsaldare i legami con i pietragallesi e con chi la terra lucana l’ha conosciuta attraverso i racconti dei proprio nonni.
Dopo la celebrazione religiosa, un momento conviviale molto partecipato, durante il quale sono stati consegnati riconoscimenti ai membri dell’associazione, oltre ad uno scambio di doni in ricordo della giornata tra l’associazione dei pietragallesi di Buenos Aires, i rappresentati della Regione Basilicata, del Comune di Pietragalla e dell’Associazione Mondi Lucani.