Il vicesindaco Michele Napoli, con tutti i componenti della Giunta, hanno presentato, insieme ad Asp, il progetto che prevede l’attivazione di una Struttura di prossimità fisica e virtuale per pazienti con situazioni di fragilità tutelate. Un impegno economico di 350.000 euro che consentirà la creazione di una nuova realtà assistenziale nel quartiere di Bucaletto, con l’intento che, “attraverso la sperimentazione, si possa giungere a un meccanismo di riproducibilità” ha spiegato il direttore dell’ADI di Potenza, Gianvito Corona.
Con lui presenti all’incontro svoltosi nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, il direttore generale dell’Asp Basilicata Luigi D’Angola, la Segretaria generale del Comune Maria Grazia Fontana e il dirigente dell’UD Servizi alla Persona Giuseppe Romaniello. E proprio il direttore D’Angola ha introdotto l’incontro evidenziando come “la medicina di prossimità e la sanità d’iniziativa rappresentino obiettivi da perseguire per andare incontro alle esigenze delle fasce più fragili della società. Con l’Assistenza domiciliare integrata raggiungiamo il 7,6% della popolazione con più di 65 anni. L’integrazione tra l’azione socio-sanitaria e quella socio-assistenziale consente di attivare un percorso di vicinanza alle persone deboli, fragili, vulnerabili, azione possibile attraverso una sinergia fondata su tre pilastri: la sanità, gli Enti locali, il Terzo Settore. Il coordinamento tra le azioni a valenza sanitaria con quelle a valenza sociale resta elemento prioritario e imprescindibile”. “La precarietà che sempre più famiglie vivono a causa delle difficoltà che il nostro Paese sta affrontando – ha ricordato il vicesindaco – va a sommarsi alle criticità che chi assiste un parente con disabilità vive nella quotidianità. La scelta che compiamo con la creazione di questa struttura conferma la volontà politica dell’attuale Amministrazione comunale, così come di quella regionale, è di fornire risposte concrete e tangibili alle tante povertà che attraversano la nostra comunità. Con il Punto unico di accesso, una equipe in grado di gestire le diverse situazioni e un’unità di valutazione si potrà fornire a tanti davvero un servizio di grande utilità”.
L’assessore Picerno, dal canto suo, ha ringraziato l’ASP “per aver scelto Potenza e il quartiere di Bucaletto per questa prima importante esperienza di integrazione di servizi socio-sanitari, con particolare attenzione in favore delle fasce più fragili ed esposte alla crisi. Il direttore Corona ha posto l’accento su come “grazia ai fondi utilizzati per la realizzazione di questa iniziativa si potrà ottenere un avamposto avanzato, la cui prima attenzione sarà posta all’aspetto sociale, con sistemi di valutazione multidimensionale e professionisti in grado di valutare bisogni sociali e sanitari di chi si rivolgerà a loro.
La parte tecnologica prevederà, tra l’altro, l’accesso alla telemedicina, gli utenti potranno inoltre utilizzare un ‘taxi sociale’, ma penso anche al personale, adeguatamente formato e alle attrezzature, per esempio in grado di offrire un bagno caldo alle persone allettate con malattie. Il dirigente comunale Romaniello, a conclusione dell’incontro, ha sottolineato: “L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso avviato il 6 dicembre con l’approvazione del Piano sociale di zona del Comune di Potenza, che prevede un potenziamento dei servizi e dell’integrazione socio-sanitaria; intendiamo così avviare con ASP il PUA, Punto Unico di Accesso ai servizi, in maniera da semplificare l relazione tra amministrazione e cittadini, favorire la qualità e l’efficienza dei servizi, rispondere meglio e prima ai bisogni di cittadini. Allo scopo di illustrare al partenariato economico sociale il progetto esecutivo, convocheremo a breve il Distretto di Inclusione, strumento concertati o che accompagna l’intera attuazione del PSZ”.