“In data 30 gennaio 2013 è pervenuta ai Comuni di Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pisticci e Pomarico, da parte della Società inglese Delta Energy Ltd , la richiesta di attivazione della procedura di verifica “screening” relativa all’istanza di permesso di ricerca idrocarburi denominato “La Capriola” che interessa una superficie di 188,10 Kmq, presentata presso il Ministero dello sviluppo Economico il 30 marzo 2012.
Si tratta – spiega una nota diffusa dall’Ufficio del sindaco di Pisticci – di trivellazioni funzionali alla ricerca e coltivazioni di idrocarburi nei territori dei comuni citati. La procedura prevede che eventuali osservazioni, istanze e pareri devono pervenire entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso di procedura di Verifica “Screening”, al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
Ricerche ed estrazioni petrolifere, che determineebbero a regime, incidenze negative per l’ambiente e sicuramente in antitesi, con i nuovi decreti e politiche della “green economy”, come, ad esempio, il decreto legislativo 250/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio, entrato in vigore il 12 febbraio e che modifica il decreto legislativo 155/2010, sul recepimento della qualità dell’aria dell’ambiente. Dove, appunto, gli obbiettivi principali della disciplina sono i materiali particolati minuti (PM10 e PM 2,5), gli ossidi di azoto, gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici), i Cov e i precursori dell’ozono.
Peraltro, è utile sottolineare che l’area interessata, ha valenze ambientali, naturalistiche e paesaggistiche importanti con la presenza di IBA (Important Bird Area), SIC e ZPS ed aree umide di interesse internazionale (Riserva Naturale Lago San Giuliano), i Calanchi, il parco Regionale della Murgia Materana, etc.
Il Comune di Pisticci, per queste ed altre motivazioni tecniche, come già affermato per altre istanze, in tema di prevenzione e sicurezza ambientale, qualità della vita e della salute umana, – conclude il comunicato – si dice fermamente contrario all’ipotesi di ulteriori indagini e trivellazioni sul territorio, nella convinzione che queste comporterebbero sicure ricadute negative”.
Fonte – basilicatanet.it