A favore dell’intera platea degli addetti alla forestazione e ai servizi agro-ambientali ho presentato una mozione. Dopo lo sgarbo istituzionale commesso ieri, se ne discuta almeno nel consiglio regionale del 28 febbraio prossimo. Da oltre 4 mesi è il Presidente Bardi a ricoprire, incredibilmente, anche il ruolo di assessore all’Agricoltura e alla forestazione. Se non ci saranno ulteriori convocazioni per discutere delle criticità del comparto, sotto la sede Regionale di Via Verrastro ad assistere al Consiglio Regionale saranno molti di più degli addetti che, educatamente, hanno atteso invano la discussione della mozione da noi presentata con cui chiediamo l’incremento delle giornate per l’intera platea che si occupa di forestazione e Servizi Agro Ambientali (Saap).”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva-Renew Europe
“Da 4 anni – prosegue il Consigliere Braia – attendiamo inutilmente una riforma del settore forestazione, per rendere più efficiente e produttiva la spesa. Il sottoscritto ha presentato una PdL nel 2019 con la quale istituire l’Agenzia Forestale Regionale e la attivazione delle filiere produttive. Questa maggioranza di centro destra non ha avuto neanche il coraggio di discuterla, sino ad oggi, in commissione o in Consiglio regionale. Immobilismo sulla richiesta, reiterata, di attivare il turnover per dare una risposta immediata ai tanti disoccupati lucani e trattenerli in Basilicata. Anche con l’obiettivo di professionalizzare e ringiovanire la platea, ridotta dal 2018 ad oggi di oltre 1000 unità, passando da 3905 a 2855. A cui si aggiungono i 900 ex Rmi della platea Saap, che stanno svolgendo servizi agro ambientali, assistendo i comuni e gli enti nella manutenzione delle aree verdi e le aree protette.
Il costo della vita in questi due anni, con l’inflazione al 10%, è incrementato notevolmente e le famiglie con lavori precari sono sempre più in difficoltà. Tra queste sicuramente ci sono gli addetti alla forestazione. Abbiamo l’obbligo, come Istituzioni, di occuparcene facendo per loro lo sforzo massimo possibile.
Nel caso specifico sarebbe opportuno e utile incrementare di 22 giornate di lavoro (30 CAU) il loro contratto, per raggiungere il limite massimo consentito, cioè le 181 giornate CAU. Negli ultimi 4 anni la spesa per il comparto forestale si è ridotta di ben 16 milioni di euro, passando dai 62 del 2018 ai 46 del 2022. Basterebbe reinvestire questi risparmi per incrementare le giornate alle 3300 unità sino a 181 giornate CAU per tutti. E poi avviare anche il turnover, fondamentale se si vuole veramente dare il via al processo di riconversione del comparto, e trasformarlo realmente in produttivo.
Ieri ne avevamo la possibilità – conclude Luca Braia – se avessimo potuto discutere di tutto questo. Ha prevalso il cinismo dei componenti della maggioranza di centrodestra che, prendendosi gioco dei cittadini presenti, di quelli che ascoltavano da remoto e dei consiglieri in assise, hanno abbandonato l’aula, facendo venire meno il numero legale. Di conseguenza l’impegno preso dal Presidente Carmine Cicala che, forzando il regolamento, aveva posticipato la mia richiesta di discussione della mozione al termine del dibattito sull’autonomia differenziata, è puntualmente finito nel nulla. Chiaramente facendo scattare la rabbia di chi, dopo ore, pensava di poter essere almeno considerato dal Consiglio Regionale.”