“FAL prova a rispondere. Il Direttore Matteo Colamussi che ha colto la nostra provocazione dei giorni scorsi inviata alla stampa e diffusa sui social. Sono giunte questa mattina rassicurazioni alla comunità materana che, nonostante gli evidenti miglioramenti dei servizi, non è ancora soddisfatta, a giusta ragione. Trasferire parte del centro operativo FAL a Matera per 40 unità, entro il 2023, é sicuramente un’ottima notizia. Entro l’estate, però, va trovato assolutamente il modo di collegare Matera a Bari in 1 ora.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“Va resa realmente fattibile la percorrenza – prosegue Braia – includendo la domenica, ormai orfana da anni del collegamento ferroviario Matera/Bari proprio quando si potrebbero avere punte di arrivi e partenze soprattutto turistiche oltre a quelle di lavoratori e studenti. E va fatto anche prima del 2025z
Le FAL devono occuparsi di Trasporto Pubblico Locale: non è pensabile che una tratta da un’ora e 42 minuti con 14 fermate – tale la attuale percorrenza tra Matera e Bari – sia l’unica possibilità di collegamento tra due capoluoghi di regioni confinanti. Non possiamo più accettarlo come comunità materana. Pertanto ci rassicura solo in parte la dichiarazione pubblica sempre di Colamussi che FAL mai sarà di ostacolo alla Ferrovia Nazionale Ferrandina-Matera da collegare con la dorsale adriatica.
Desta preoccupazione invece che né l’assessore Merra né il presidente Bardi abbiano colto l’occasione per rivendicare progetti e risorse economiche sufficenti per il collegamento nazionale in assenza, per altro, dell’annunciato Vice Ministro Rixi.
La Basilicata, e in particolare la Provincia di Matera, non può più attendere altro tempo. In attesa che si completi il raddoppio della tratta Palo-Grumo-Bari, si introducano almeno due corse quotidiane dirette per collegare Matera a Bari in un’ora. Si dia un senso agli investimenti fatti rispetto all’ammodernamento delle stazioni e ai treni nuovi che hanno caratterizzato gli ultimi 10 anni, senza incrementare il numero dei passeggeri che invece possono essere attratti solo fornendo servizi efficienti.”