Il pistacchio,chiamato anche oro verde, è originario dell’Asia Centrale ed Asia Minore – Caucaso, Iran e regione montana del Turkmenistan;,la presenza di frutti di pistacchio sono stati rinvenuti in scavi archeologici datati VI secolo a. C.in Turchia.
Era ben conosciuto 3 o 4 mila anni fa ed è uno dei piu antichi alberi coltivati dall’uomo.Può arrivare a 300anni di età ed è molto resistente ai climi siccitosi e bene si adatta ai terreni rocciosi calcarei ed alle lave vulcaniche.La fioritora avviene nei mesi di aprile- maggio mentre il raccolto del frutto a settembre ogni due anni.I frutti raccolti vengono posti ad asciugare al sole e poi trattati con tostatura e salatura.Anche se il pistacchio della Sicilia, specie quello di Bronte, rappresenta 1/2% della produzione mondiale, è molto ricercato perché unico per le sue eccezionali caratteristiche aromatiche di sapore e di qualità, Alessandro Magno lo introdusse in Grecia o solo sotto l’imperatore Tiberio varcò il Mediterraneo giungendo in Italia e Spagna.
Bronte ed altri paesi della Sicilia coltivano pistacchi apprezzati in tutto il mondo su circa 3 mila ettari di terreno anche lavici dove solo queste piante possono crescere..E’ talmente prezioso il prodotto che è chiamato “DIAMANTU VIRDI, che ha dato il nome all’inno della città di Bronte E’ essenziale e molto importante la sua buona conservazione, specie nei viaggi lunghi(navi),in quanto con le alte temperature ed umidità il prodotto può produrre delle muffe, AFLATOSSINE,generate da spore fungine o da muffe molto pericolose e cancerogene.
Anche in BASILICATA alcuni produttori illuminati a STIGLIANO da molti anni al posto di grano, olivi ed ortaggi,coltivano il pistacchio, un albero che produce frutti molto preziosi per le sue capacità nutrizionali, in quanto fornisce “proteine complete. Studi condotti in Italia stanno dimostrando le molteplici qualità terapeutiche e nutrizionali del pistacchio,.così come l’Università di BERKELEY e dell’ILLINOIS negli U.S.A.. Che i pistacchi fossero un alimento sano e ricco di proprietà benefiche era risaputo da tempo Sono una «proteina completa», proprio per la loro caratteristica di fornire la necessaria quantità di proteine indispensabile al nostro organismo. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense definisce proteina completa un alimento che contiene «tutti gli aminoacidi essenziali in quantità adeguate», che il nostro corpo non produce naturalmente, ed utile nelle carenze alimentari specie nelle regioni povere.
La quota di prodotto che si puo assumere è di 30 grammi al giorno(40 chicchi)Nutrizionisti dell’Universita di Berkeley hanno chiarito”…gli alimenti a base vegetale sono proteine ‘incomplete’, quindi sono carenti di uno o piu amminoacidi essenziali,ecco perche in molti casi è necessario combinarne due (per esempio abbinando cereali e legumi) per averne una completa. I pistacchi anche tostati però possono già da soli essere considerati una fonte proteica completa, utile per tutte le necessità fisiologiche” Il loro consumo oltre a favorire la produzione di endorfine, ormoni del benessere,determinano benefici effetti sulla salute del cuore, riconducibili a un effetto diretto sul contenuto di grassi nel sangue e su i suoi valori pressori. Uno studio clinico ha evidenziato che l’addizione di pistacchio a cibi con alto tasso glicemico (come riso, pasta e patate), può ridurre la risposta glicemica post-prandiale del 20-30% .
Le fibre alimentari abbondanti, aumentano lo stimolo meccanico di sazietà, ostacolano l’assorbimento-riassorbimento del colesterolo ,prevengono- curano la stitichezza e favoriscono la pulizia del lume intestinale . Contribuiscono a diminuire le possibilità di insorgenza di un tumore all’intestino crasso,di emorroidi,della formazione di ragadi e del prolasso anale. Il pistacchio albero della vita mostra con il tempo sempre più effetti benefici alle popolazioni.
Antonio Molfese
Medico Giornalista
Cenni Storici
L’uomo dei tempi preistorici cercava e trovava nel bosco e nei i prati rimedi medicamentosi nei vegetali,piante,semi e frutti,si dedicava oltre che, alla domesticazione e alla coltura delle piante a scopi alimentari,anche alla sperimentazione delle loro proprietà terapeutiche per la cura delle malattie. Uno di questi è stato l’albero del pistacchio. Originario dell’Asia Centrale ed Asia minore – Caucaso, Iran e regione montana del Turkmenistan,la presenza di frutti di pistacchio sono stati rinvenuti in scavi archeologici datati VI secolo a. C.in Turchia.
In Assiria, intorno al decimo secolo a.C. la regina di Saba limitò la coltivazione dei pistacchi a suo uso esclusivo. I frutti vengono menzionati nella Bibbia (Genesi 43:11) come preziosi doni portati da Canaan all’Egitto dal figlio di Giacobbe, nella sua Storia Naturale, Plinio il Vecchio scrive che il pistacchio fu introdotto in Italia dalla Siria da Lucius Vitellus nel I secolo dopo Cristo e diffuso da Flaccus Pompeius nel Mediterraneo, nell’Europa meridionale , in Nord Africa, in Cina e Stati Uniti.
Che i pistacchi fossero un alimento sano e ricco di proprietà benefiche era risaputo da tempo Sono una «proteina completa», validi sostituti delle proteine animali proprio per la loro caratteristica di fornire la necessaria quantità di proteine indispensabile al nostro organismo. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense definisce proteina completa un alimento che contiene «tutti gli aminoacidi essenziali in quantità adeguate» che il nostro corpo non produce naturalmente ed utile nelle carenze alimentari specie nelle regioni povere.
Nutrizionisti dell’universita di Berkeley ha chiarito”…gli alimenti a base vegetale sono proteine ‘incomplete’, quindi sono carenti di uno o piu amminoacidi essenziali,ecco perche in molti casi è necessario combinarne due (per esempio abbinando cereali e legumi) per averne una completa. I pistacchi anche tostati pero possono già da soli essere considerati una fonte proteica completa, utile per tutte le necessità fisiologiche«
I pistacchi erano conosciuti presso gli Assiri e i Greci come una sostanza con effetti medicamentosi,come potente afrodisiaco ed antidoto contro i morsi degli animali velenosi;l’ olio, che da essi si ricavava rinforzava” lo stomaco e il fegato.”per cui fu usato per le malattie addominali,
Il loro consumo oltre a favorire la produzione di endorfine ormoni del benessere,determinano benefici effetti sulla salute del cuore, riconducibili a un effetto diretto sul contenuto di grassi nel sangue, e sulla pressione del sangue. Uno studio clinico ha evidenziato che l’addizione di pistacchio a cibi con alto tasso glicemico (come riso, pasta e patate), può ridurre la risposta glicemica post-prandiale del 20-30% ..Le fibre alimentari abbondanti, aumentano lo stimolo meccanico di sazietà, ostacolano l’assorbimento-riassorbimento del colesterolo ,prevengono- curano la stitichezza e favoriscono la pulizia del lume intestinale . Contribuiscono a diminuire le possibilità di insorgenza di un tumore all’intestino crasso,di emorroidi,della formazione di ragadi e del prolasso anale. Il pistacchio albero della vita mostra con il tempo sempre più effetti benefici alle popolazioni.
Antonio Molfese
Medico Giornalista