Nella bellissima cornice della sala presidenziale della Provincia di Matera il presidente di Upi Basilicata e dell’Ente di via Ridola, Piero Marrese, ha consegnato sette pergamene ad altrettanti imprenditori di Matera, quale riconoscimento a chi “ha dato lustro al tessuto imprenditoriale della città, portando avanti attività complesse ma gestite con oculatezza”.
Un’iniziativa che Upi Basilicata e Provincia di Matera intendono radicare attraverso l’istituzione di un vero e proprio premio e che è nata “anche per rinsaldare il legame tra istituzioni e comunità, oltre che per riconoscere i meriti di chi ci ha creduto sin dall’inizio. Il tema dell’intrapresa – ha aggiunto Marrese – è più che mai attuale, per di più in periodi contrassegnati da stagnazione economica come questo, ancor di più se calato in un contesto, come quello lucano, da tempo afflitto da spopolamento, emigrazione e presunta carenza di iniziative economico-imprenditoriali”.
Nel corso della premiazione, Marrese ha sottolineato che “lo spirito imprenditoriale che i premiati hanno sempre evidenziato deve essere un elemento importante per farci comprendere che una vision chiara, la voglia di fare e la determinazione possono creare lavoro e, quindi, rappresentare un argine all’emigrazione e allo spopolamento. Ai nostri giovani e a tutti coloro che vogliono investire nella nostra terra consiglio di avere come riferimento i nostri sette alfieri dell’imprenditoria materana.
Come rappresentante delle istituzioni è un onore e un piacere consegnare questi attestati di merito, ma questa iniziativa non voglio che rimanga isolata: è mia intenzione dare vita a un premio che riconosca annualmente i meriti di coloro che ci hanno creduto”.
Questa la motivazione, uguale per tutti: “Perché, pervaso da tenacia, determinazione e amore per il lavoro, ha contribuito a rafforzare il tessuto imprenditoriale della città di Matera”.
I sette imprenditori ai quali Marrese ha donato la pergamena sono Vincenza Gaudiano, Eustachio Papapietro, Claudio Nuzzaci, Michele Antezza, Giovanni Grassani, Francesco Paolo Di Lena, Carmelo Salerno.