Mercoledì delle ceneri in Prefettura per l’erosione del litorale di Metaponto. A convocare un tavolo tecnico-politico lo stesso Prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, cui hanno partecipato il Vice-Presidente della Giunta regionale Vincenzo Santochirico, il Presidente della Provincia Franco Stella, l’ing. Michele Greco per l’Università degli Studi di Basilicata, il presidente dell’Associazione Leucippo di Metaponto, Gianfranco Sortiero, insieme ad una rappresentanza degli operatori turistici e militari della Capitaneria di Porto di Taranto.
“Oggi dobbiamo uscire con una soluzione concreta e fattibile – ha esordito Sortiero – senza aspettare inutilmente un altro anno. Oggi ci troviamo di fronte ad un pezzo di lungomare che è crollato, mentre in un’altra zona si è insinuato il mare. Ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità e rendersi protagonisti di quello che avverrà a Metaponto d’ora in avanti. Insieme al lungomare, oggi, è in pericolo lo stesso abitato di Metaponto ed è necessario intervenire con provvedimenti urgenti e di lungo respiro”.
Poi è stata la volta di Paolo Fuina, il quale ha sottolineato “che esistono altre emergenze che attendono da tempo di essere risolte, quali le strade di accesso ad altri lidi, i parcheggi, le reti idriche e fognarie”.
Paolo Mastromarino e Vincenzo Grippo hanno, rispettivamente, messo a disposizione le osservazioni del fondale marino e posto l’urgenza di opere di difesa strutturale.L’Assessore Santochirico ha sottolineato che “la Regione Basilicata, anzicchè affidarsi a singoli professionisti, ha affidato alla facoltà d’Ingegneria dell’Università degli Studi di Basilicata il compito di trovare una soluzione immediata e condivisa dagli stessi operatori turistici, per il ripascimento della spiaggia, allo scopo di consentire l’apertura della stagione estiva, e per redigere un progetto organico strutturale di difesa della costa nel tempo”.
“Quanto alle soluzioni per il ripascimento – ha proseguito Santochirico – sarà questo tavolo, allargato alle professionalità che si riterranno utili, a decidere sulle modalità, sui tempi, sulle questioni di dettaglio e di immediata fattibilità. Per la Regione Basilicata è assolutamente indifferente la soluzione del ripascimento con sabbia dragata dal fondale marino o con quella riveniente dalle cave. Bisognerà attentamente valutare la sua disponibilità, la sua compatibilità, le quantità necessarie per i dovuti apporti, ben sapendo che si tratterà di un intervento tampone, in una logica che a settembre il mare tornerà a riprendersela”.
Lo stesso Ing. Greco ha puntualizzato che “non è detto che al largo si trovi una barra di sabbia identica a quella della spiaggia e che anche per questa bisognerà quantificare gli apporti e procedere a tutte le analisi previste dalla legge. Ed in ogni caso, nella migliore delle ipotesi, la quantità disponibile per il ripascimento è da calcolarsi intorno al 25% dell’estratto”.
“Quanto alle opere di difese del lungomare e dell’abitato di Metaponto – ha chiarito Greco – si potrebbero realizzare opere di difesa momentanee con palanconate o massicciate di cemento, da rimuovere, però, all’inizio della stagione estiva”.
Il tavolo tecnico è stato riconvocato dallo stesso Santochirico presso gli Uffici regionali di Matera per venerdì prossimo (19 febbraio) ed “in una settimana dovrà procedere a fornire immediate indicazioni tecniche ed operative in ordine all’azione di ripascimento”.
Pino Gallo
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