Bernalda. Continua la mobilitazione del Popolo degli alluvionati, riunito nel Comitato Terre Joniche, che ormai da 90 giorni porta avanti le istanze degli Agricoltori e degli Operatori Turistici del metapontino e del ginosino, colpiti dalle esondazioni del Bradano e del Basento del 2 marzo scorso.
I manifestanti sono scesi momentaneamente dalla Torre dell’orologio di Bernalda ed occupano la Sala Consiliare del Comune, in attesa di partecipare al Tavolo Tecnico con il Governatore della Regione Vito De Filippo e con gli Assessori Rosa Gentile e Wilma Mazzocchi, convocato domani mattina (17 maggio) a Potenza.
Gianni Fabbris, a nome del Comitato, chiede che la Regione si attivi al massimo possibile, affinchè il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, emetta subito l’ordinanza per la nomina del commisario liquidatore dei danni subiti, calcolati intorno a 300 milioni di euro, mettendogli a disposizioni le risorse finanziarie.
Questa procedura straordinaria è l’unica possibile, specifica con enfasi Fabbris, per attivare misure straordinarie d’intervento, senza incappare nei vincoli europei e nel patto di stabilità, cui sono obbligate le pubbliche amministrazioni.L’altra richiesta che avanza pregiudizialmente il Comitato Terre Joniche è quella di utilizzare i 40 milioni di euro che la Regione Basilicata metterà a disposizione, per il ristoro dei danni alle strutture delle aziende agricole e turistiche fino all’80 % e per il recupero dei redditi per 3 anni, come è avvenuto nel Veneto, a pochi giorni dagli allagamenti, che causarono danni per 300 milioni di euro.
Naturalmente – aggiunge Fabbris – resta inteso che bisogna contestualmente provvedere ad una moratoria dei pagamenti delle aziende verso Inps, Equitalia e Consorzio di Bonifica e stabilire un loro parziale abbattimento, per consentire una immediata ripresa produttiva.In sostanza il Comitato chiede di mettere subito a disposizione delle unità produttive circa 10-20 milioni di euro e contestualmente di provvedere alla messa in sicurezza del territorio, che diventerebbe un vero e proprio deserto, se gli imprenditori dovessere finire nelle mani degli usurai o, peggio, fossero costretti a svendere il loro patrimonio, frutto di decenni di lavoro, di dedizione e di sacrifici quotidiani.
Per domani pomeriggio, al ritorno da Potenza, il Sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi (PD), ha convocato un altro Consiglio comunale aperto ai Consigli comunali della fascia Jonica ed agli amministratori regionali.
Pino Gallo