Si terrà oggi pomeriggio presso l’Alsia di Metaponto, in località Pantanello, con inizio alle ore 15:30, un seminario sugli oli extravergini di olivo. Ad organizzare l’incontro divulgativo-conoscitivo Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura, con sede a Metaponto, località Pantanello e Unpli, l’Unione delle Pro Loco Unpli di Basilicata. Una località in cui sarà possibile entrare in contatto con i resti dell’antica città di Metapontion, l’odierna Metaponto, fondata dai Greci nel 773 a.C..
Sarà un pomeriggio teso alla promozione, alla tutela ed alla valorizzazione degli oli extravergini di olivo (EVO) proprio sui territori ove è forte la olivicoltura. Una iniziativa in cui verranno coinvolti anche gli Enti Locali ed altre associazioni che hanno aderito al marchio “Città dell’Olio”.
L’intento è quello di valorizzare il comparto oleicolo con seminari e corsi di formazione ed offrire gli elementi di base sulla qualità e sulle caratteristiche chimiche e di fragranza degli oli più blasonati, prodotti dagli olivi, che approdarono sulla fascia joinica metapontina, portati dai coloni magno-greci, insieme alla democrazia ed al filosofo e matematico Pitagora di Samos, concittadino di Metaponto, ove morì nel 495 a.C..
Un’essenza balsamica, utilizzata anche dagli atleti ad Olimpia e nei Giochi panellenici dell’antica Grecia, precursori dei Giochi Olimpici moderni, per esaltare la bellezza dei corpi e l’armonia delle azioni sportive, che sospendevano guerre e tenzoni fra le varie polis. I tecnici di Alsia presenteranno gli oli più caratteristici con degustazioni ed assaggi, al fine di esaltarne gli aromi, le fragranze ed i sapori con cui inonderanno le tavole italiane ed estere, come ambasciatori della Lucania, in buon compagnia con fragole rosse e croccanti, pregiate uve da tavola, kiwi esotici e tanti altri prodotti dell’agricoltura metapontina di altissimo livello.
Una iniziativa delle Pro Loco Unpli di Basilicata, che fa il paio con i corsi sulle buone pratiche di coltivazione dell’olivo, simbolo di pace e di fratellanza, che affonda “le sue radici” nelle religioni giudaico-cristiane, sin dai tempi dell’arca di Noè.
Buone pratiche di coltivazione, che alcune Pro Loco Unpli di Basilicata diffondono anche attraverso interessanti seminari, in ordine alle prassi di coltivazione e di potature più adatte a migliorare qualità e quantità di produzione, comprese la pulizia dei terreni, su cui sorgono gli oliveti e che oltre al reddito, impreziosiscono il paesaggio locale. Creature che incutono rispetto per l’aura sacra che sprigionano. Guardiani ieratici che incastonano il paesaggio lucano. Un senso grave e solenne di sacralità e devozione ancestrale, che essi trasmettono e infondono nel passeggero viandante. O coltivatore che sia.
Una missione di conoscenza e di apprezzamento dell’olio di olivo, che altre Pro Loco lucane, insieme a frantoi lungimiranti, Istituti Alberghieri ed Istituti d’Istruzione Superiore Umanistico-Agro-Alimentari, in un recente passato, hanno esportato verso i territori delle tante regioni d’Italia, anche attraverso la collaborazione con alcune Pro Loco dell’arco alpino. E con ottimi risultati in termini economici e di ricadute d’immagine.
Purtroppo è questo un anno triste per la produzione dell’oro liquido di Basilicata, a causa della crisi idrica, che ha rinsecchito terreni ed impoverito le falde freatiche. Ma come sempre, noi lucani, insieme ai nostri “fratelli olivi”, per dirla con il poverello d’Assisi, resisteremo, resisteremo, resisteremo e supereremo ogni difficoltà.
Pino Gallo