
“E che succede se decidiamo che è giusto fare ciò che ci va e non quello che la società o una qualsiasi autorità ci impongono?”, scriveva così la scrittrice iraniana Azar Nafisi nel suo libro Leggere Lolita a Teheran. Alla stessa domanda cerca di rispondere il regista israeliano Eran Riklis nel suo film tratto dal romanzo best seller internazionale. Nell’Iran degli anni ’80 e ’90, che deve fare i conti con la rivoluzione islamica di Khomeini, le voci delle donne vengono silenziate, soprattutto di quelle che hanno la forza di cambiare il mondo. Così anche la letteratura può diventare una forma di ribellione.
Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto il Premio del Pubblico FS e il Premio Speciale della Giuria al cast femminile, il film Leggere Lolita a Teheran racconta di un’impavida insegnante che si riunisce segretamente con sette delle sue studentesse per leggere i classici occidentali proibiti a Teheran. È la storia personale di Azar Nafisi, ma allo stesso tempo una storia universale e purtroppo ancora attuale.
Il 24 febbraio 2025, presso il cineteatro Don Bosco di Potenza, alle ore 19, il festival del cinema Visioni Verticali presenta, nell’ambito di Fuori Visioni, in collaborazione con la Lucana Film Commission, il film Leggere Lolita a Teheran di Eran Riklis. Ad inaugurare la serata saranno le letture dal romanzo di Azar Nafisi a cura degli attori Ilenia Ginefra e Vito Buchicchio. Dopo la proiezione l’attivista iraniana Pegah Moshir Pour e Margherita Gina Romaniello, Presidente della Lucana Film Commission, converseranno sull’Iran e il coraggio delle donne, tra l’eredità del passato e le nuove generazioni.
L’appuntamento sarà la conclusione di un progetto didattico svolto in collaborazione con il liceo classico Q. Orazio Flacco e il liceo artistico W. Gropius di Potenza. Gli studenti che vi hanno partecipato hanno avuto l’opportunità di leggere il libro e realizzare delle video recensioni che saranno proiettate nel corso della serata, oltre che la mattina dello stesso 24 febbraio in occasione di un incontro riservato alle scuole con Pegah Moshir Pour.
Sinossi del film Leggere Lolita a Teheran
Azar Nafisi, ex professoressa dell’Università di Teheran, si riunisce segretamente con sette delle sue studentesse più appassionate per leggere dei classici occidentali. Mentre fuori i fondamentalisti prendono il controllo, nel loro piccolo spazio protetto le donne tolgono il velo, parlano delle loro speranze più intime, degli amori e delle delusioni, della loro femminilità e della ricerca di un posto in una società sempre più oppressiva. Leggendo Lolita a Teheran le sette amiche celebrano il potere liberatorio della letteratura nell’Iran rivoluzionario e danno forma al loro futuro.
Il regista
Eran Riklis è nato a Gerusalemme nel 1954, è cresciuto a Montreal, New York, New Haven, Rio de Janeiro e Beer Sheba, lavora nel mondo del cinema dall’età di 13 anni. Quello dell’integrazione e della possibile convivenza tra cultura ebraica e musulmana è uno dei temi più sviscerati dal suo cinema. Lo affronta nel primo film che lo consacra a livello internazionale: La sposa siriana, che nel 2004 è stato presentato in tutto il mondo e ha vinto numerosi premi, tra cui il premio del pubblico di Locarno. Nel 2008 arriva poi Il giardino di limoni, con il quale vince il premio del pubblico a Berlino, film in cui racconta la vicenda di una vedova palestinese che vuole a tutti i costi difendere il suo giardino da un paranoico vicino israeliano che vuole estirparlo. Con Leggere Lolita a Teheran accende un faro e denuncia le violenze perpetrate dal governo estremista iraniano sulle donne da più di 40 anni.
La scrittrice
Azar Nafisi è conosciuta soprattutto come autrice del bestseller Leggere Lolita a Teheran, che ha entusiasmato i suoi lettori con un ritratto compassionevole e spesso straziante della rivoluzione islamica in Iran e di come questa abbia influenzato così tanto la vita di una professoressa universitaria e dei suoi studenti. Nata e cresciuta in Iran, negli anni ’70 si è recata negli Stati Uniti per conseguire il dottorato di ricerca presso l’Università dell’Oklahoma. Tornata poi in Iran, ha insegnato letteratura inglese all’Università di Teheran fino al 1981, quando è stata espulsa per essersi rifiutata di indossare il velo. Nel 1987 riprende a insegnare presso la Libera Università Islamica e la Allameh Tabatabai University, per poi ottenere una borsa di studio all’Università di Oxford, dove ha insegnato e tenuto una serie di conferenze sulla cultura e sull’importante ruolo della letteratura occidentale in Iran dopo la Rivoluzione del 1979. Nel 1997 torna negli Stati Uniti, dove si guadagna il rispetto nazionale e il riconoscimento internazionale per aver difeso la causa degli intellettuali, i giovani e soprattutto le donne iraniane.
“I registi, proprio come i narratori, camminano sempre su una linea sottile tra verità e inganno, tra vita e morte. Inoltre, da israeliani o iraniani siamo abituati a storie che un tempo glorificavano il valore e l’eroismo dei loro soggetti, ma che poi vengono giudicate con dubbio e scetticismo. Si vedono le crepe nel muro; si vede il grigiore negli occhi stanchi e scavati di uomini e donne che hanno dato la vita per il loro popolo e per la loro nazione, solo per essere poi lasciati al freddo o peggio, a meno che non trovino in qualche modo la forza di reagire rifiutando di compromettere la loro integrità e la loro speranza in un cambiamento”.
Eran Riklis, regista di Leggere Lolita a Teheran
“Il cinema può scuotere le coscienze. O anche soltanto risvegliare. Un film ed un libro che raccontano il coraggio delle donne iraniane per affermare i loro diritti diventano uno strumento potente per condividere con gli studenti potentini e con il pubblico il valore e la testimonianza della scrittrice ed attivista Pegah Moshir Pour e della regista del film Leggere Lolita a Teheran. Ecco perché abbiamo voluto progettare questa giornata assieme allo staff del Festival Visioni Verticali, certi che sarà una bella occasione per imparare a conoscere ed apprezzare ancor meglio la millenaria civiltà persiana e le contraddizioni dell’Iran di oggi”.
Margherita Gina Romaniello, Presidente della Lucana Film Commission