Più vicini. Nasce con questo obiettivo l’iniziativa online intrapresa dall’associazione culturale Cecam di Marconia.
Iniziativa che non si vuole, però, circoscrivere a questo difficile periodo di sacrifici e restrizioni, ma che vuole essere, invece, una nuova opportunità; una sorta di lente d’ingrandimento su quella fetta di pubblico, particolarmente giovane, che sarebbe impossibile raggiungere senza l’utilizzo dei canali web.
Farsi compagnia per sfuggire alle tenaglie del tanto doloroso quanto necessario isolamento, senza mai dimenticare l’anima profondamente culturale dell’associazione: da qui l’adozione di soluzioni digitali per sopperire all’impossibilità di tenere eventi in presenza. Non è rimasto che tornare, quindi, ad esplorare l’offerta culturale da remoto: dalla mostra virtuale di presepi per il Natale dello scorso anno, con una partecipazione attestatasi a più di 120 persone, fino al Carnevalando del febbraio 2021, che ha visto il coinvolgimento di famiglie, scuole ed altre associazioni presenti sul territorio, attraverso una vastissima produzione di lavori manuali, opere pittoriche e scultoree, ma anche testi, filastrocche e poesie. Cosa ancor più interessante, la rubrica, nata da tale iniziativa, sui più importanti e caratteristici carnevali di Lucania.
E ancora Marzo in rosa, con una rassegna d’arte completamente dedicata alla donna. Attualmente aperta, fino al 15 maggio, la partecipazione a Come interpreto la pandemia?. Raccolta di disegni e parole, un invito rivolto ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del territorio di Pisticci e non. A essere premiati con un “baule culturale” saranno l’originalità e il contenuto. C’è ancora tempo, anche, per partecipare al concorso online Dialettando: basta inviare un vocale whatsapp di una poesia, un proverbio o una filastrocca recitata nel proprio dialetto di appartenenza, correlata dalla rispettiva traduzione in italiano. Tutelare e preservare lo straordinario patrimonio culturale che i dialetti vanno a costituire, questo il fine ultimo, sempre divertendosi e mantenendo il contatto con l’altro.
Di certo promozione culturale quella intrapresa dal Cecam, ma con un occhio attento al sociale, alla valorizzazione di tutte quelle cose, grandi o piccole che siano, che i tanti appassionati di arte e cultura si cimentano a realizzare. Ma anche condivisione di saperi e, perché no, di quella solitudine che non ha lasciato immuni e che è bene affrontare, ancora una volta, insieme.
Simona Pellegrini