Grottole – E’ stato definito un genio della musica. Compositore e direttore d’orchestra il M° Pasquale A. Pistone classe 1933, è nato e vissuto a Yonkers città dello Stato di New York. Qui i suoi genitori erano emigrati partendo da Grottole nei primi del ‘900 raggiungendo familiari e una folta comunità grottolese.
Grazie al progetto di valorizzazione di un lucano illustre della Regione Basilicata, il comune di Grottole nella giornata di giovedì 29 novembre ha presentato una proposta di candidatura affinchè Pasquale Pistone diventi uno dei personaggi museali del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” di Castel Lagopesole.
Nella mattinata, la figura di Pistone è stata presentata agli alunni dell’Istituto comprensivo da Giovanni Quaranta dell’associazione “Mondi Lucani” di Montescaglioso che ha condotto lo studio insieme alla presidente dell’associazione Maria Raffaella Magistro. Erano presenti il sindaco Francesco De Giacomo, il consigliere Filippo Carretta, la dirigente scolastica Elena Labbate e Maria Andriulli vice presidente della “Mondi Lucani” . Molto l’interesse e la curiosità degli alunni che si sono esibiti anche in un momento musicale e che hanno potuto conoscere il suono della tuba grazie all’esibizione dello studente di conservatorio Pier Luigi Greco.
Presentata anche la video intervista a Frank Cardone realizzata da Suditaliavideo a Yonkers (U.S.A.)per conto dell’associazione “Mondi Lucani”.
Nella serata, presso il Centro “Guerrieri” si è tenuto il seminario di studio con la presentazione alla cittadinanza della storia di Pasquale Pistone. E’ intervenuto il sindaco De Giacomo, il consigliere Carretta, la presidente della “Mondi Lucani” Maria Raffaella Magistro. Giovanni Quaranta, attraverso delle slide ha illustrato la vita di Pistone attraverso i documenti e le fotografie. Ha moderato la serata Maria Andriulli. Un collegamento skipe con l’America con Frank Cardone che Pistone lo ha conosciuto, ha permesso di comprendere meglio l’aspetto umano di questo musicista lucano ricordato ancora oggi dalla città.
L’esecuzione di brani musicali di tuba Pier Luigi Greco ha permesso di capire l’impegno e la determinazione di Pistone nello studio dello strumento che gli ha permesso di raggiungere livelli altissimi.
Una breve vita quella del M° Pistone scomparso all’età di 38 anni per una malattia renale, ma che ha lasciato traccia e memoria del suo genio e del suo impegno per la musica e per i giovani. Nella Little Italy di Yonkers di certo non mancavano i ritmi della tradizione bandistica grottolese e Pistone ne fu attratto naturalmente avviandosi allo studio della tuba grazie alla disponibilità dell’abruzzese M° Leonard Di Malta.
Il talento e l’impegno gli permisero di laurearsi a 19 anni in composizione alla “Manhattan School of Music” con il M° di fama internazionale William Bell. Da quel momento la carriera professionale del nostro lucano fu un crescendo di soddisfazioni. Dalla collaborazione e direzione delle più importanti orchestre come la “Metropolitan Opera Company”, la “New York Philharmonica Orchestra” e la “Radio City Musical Hall” fino alla menzione d’onore come compositore. La collaborazione con Fausto Cleva della “Metropolitan Opera Company” e con Dimitri Metropolis della “New York Philharmonic Orchestra” lo portarono a livelli altissimi e a fondare nel 1956 la “Yonkers Civic Philharmonic Orchestra” che divenne poi la “Yonkers Simphony Orchestra”. Il richiamo delle radici lo portò più volte in Europa e in Italia per visitare i luoghi dei più grandi musicisti e la sua Grottole dove arrivò per la prima volta nel 1955 con suo padre Vito per conoscere e incontrare la famiglia.
Di questo incontro ha parlato il signor Domenico D’Addiego, cugino di Pistone che ha raccontato della generosità di questa famiglia e del legame che non si è mai interrotto.
Scomparve nel 1971 ma ancora oggi viene ricordato grazie a sua moglie Kathaleen Farago che ha istituito una borsa di studio annuale per premiare durante il concerto estivo il miglior studente della “Yonkers Simphony Orchestra”. Sulla sua tomba si legge “Pace attraverso la musica” una frase che riassume il carattere di questo lucano illustre che sua moglie chiamava scherzosamente “tocchetto”, che tutti lo ricordano perchè si fermava a salutare i musicisti durante le prove e che è riuscito a trasmettere a tanti giovani la passione e l’amore per la musica. Il suo mito continua ancora ad esistere .
Redazione SudItaliaVideo