In una Citta Capitale europea della Cultura, un ritrovamento archeologico non può essere meno importante di un parcheggio.
In una città Capitale europea della Cultura, di fronte alla scoperta di una antica chiesa, fra l’altro probabilmente intitolata al Santo Protettore della Città, si dovrebbe fermare qualsiasi lavoro pubblico, cambiare in corso d’opera qualsiasi progettazione che non sia attinente alla storia di quel luogo.
In una città che si vanta di voler proiettarsi nel futuro guardando alle radici, al proprio passato, non si getta cemento su quelle radici, non si trasforma un sito archeologico in un parcheggio.
Il Comune rinunci al progetto (fra l’altro incongruo) del parcheggio in Piazza Porta Postergola e ridisegni il progetto di valorizzazione di quell’area per dare luce, spazio, visibilità alla Chiesa di Sant’Eustachio de Postergola.
Altrimenti vorrà dire che il 2019 sarà passato invano, che la celebrità internazionale guadagnata da Matera sarà stata mal riposta, se non avrà capito quanta ricchezza (anche in termini di appeal turistico, oltre che culturale) rappresenta un ritrovamento archeologico così importante, nonché quanta nuova occupazione potrebbe generare.
Altrimenti vorrà dire che un parcheggio vince su un ritrovamento storico, che i lavori pubblici hanno la precedenza sulle nostre radici, che la Cultura produce, per alcuni, meno frutti di un’area di sosta, per giunta negli storici Rioni Sassi di Matera.
Fermate il parcheggio e realizzate un museo a cielo aperto, fare altro sarebbe solo accanimento.
“Proteggiamo la nostra storia dalle ingiustizie e dagli inganni del nostro tempo, perché la nostra città è un essere speciale ed ha bisogno della nostra cura (omaggio al Maestro Battiato).”
Comunicato Cittadini ControVento Piazza Porta Postergola