“È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo, coinvolgendo sin da ora tutti gli stakeholder che saranno i protagonisti della strategia di sviluppo regionale. Oggi, la politica delinea il sentiero di sviluppo di lungo periodo, la Regione si limiterà a fare da centro aggregatore tra le imprese che generano il valore, i centri di ricerca che sono motori dell’innovazione e il nostro territorio che è il destinatario di tutti i nostri sforzi”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi, aprendo i lavori dell’assemblea plenaria finalizzata a costruire una rete di partenariati per candidare al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) una serie di progetti di ricerca che incentivino “una vocazione produttiva moderna”, mettendo insieme “lavoro e impresa, ambiente e salute”. Un’assemblea molto partecipata, alla quale hanno aderito, oltre agli assessori e ai consiglieri regionali, rappresentanti delle parti sociali, delle istituzioni scientifiche e degli enti di ricerca, delle Province, dell’Anci, degli ordini professionali e delle imprese del settore.
Tra le proposte del governo regionale spicca la costituzione in Basilicata del Centro nazionale di Alta tecnologia per l’ambiente e l’energia, uno dei nove hub energetici previsti nell’ambito del Piano nazionale.
“Per noi questa candidatura rappresenta – ha continuato Bardi – la possibilità di definire una strategia regionale di crescita e sviluppo che ci porti fuori dalla stagnazione economica, dal depauperamento di risorse umane e dal sottosviluppo infrastrutturale. Una vocazione che è già nel nostro Dna, la Basilicata rappresenta, di fatto, già un hub energetico, un laboratorio dove coesistono e crescono insieme aree tutelate per le loro bellezze, la cui superficie è la più estesa in Italia, e industrie. Vogliamo che la Basilicata diventi un centro per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’energia green. Creare un’economia che prescinda dal fossile è una strada che abbiamo già iniziato a percorrere con i tavoli di sviluppo con le compagnie petrolifere per un’economia svincolata dal petrolio, coinvolgendo anche le imprese del territorio. Il nostro Piano regionale di ripresa e resilienza, già presentato al governo, non fa altro che andare nella stessa direzione e rafforzare le politiche di sviluppo già avviate, per creare nuove occasioni di crescita e innovazione della nostra economia”.
Con l’assemblea plenaria, dunque, si è inteso mettere le basi “per creare una strategia pubblica” e “una governance chiara, che individui le priorità di investimento in tempi certi e si ponga quale quadro di riferimento dei programmi e dei progetti di medio-lungo periodo”.
“Stiamo costruendo – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa – una forte azione di pianificazione del territorio, che contemperi lo sviluppo con le vocazioni del territorio e la sua tutela. Un grande sforzo che dovrà necessariamente declinarsi con le opportunità che ci offre il Piano nazionale di ripresa e resilienza. In questo senso, crediamo che sia fondamentale l’alleanza con il mondo della ricerca e dell’impresa. Come metodo di lavoro, istituiremo dei tavoli tematici per approfondire le azioni previste dalla Missione 2, quella con maggiori dotazioni finanziarie, che guarda alla Rivoluzione verde e alla transizione ecologica, per arrivare alla decarbonizzazione del sistema Paese. Dobbiamo incrociare – ha sostenuto – le nostre attività con le possibilità offerte dal Pnrr e mettere in campo una strategia affinché i denari pubblici siano spesi bene per creare lo sviluppo del futuro. E’ una grande sfida, ambiziosa e impegnativa, che chiama tutti in causa. Il nostro invito è stato accettato da tanti, esponenti del mondo della ricerca e dell’imprenditoria, segno che si tratta di un argomento importante e qualificante e che c’è voglia di partecipare e di mettersi in gioco”.
A seguire, il dirigente generale Giuseppe Galante si è soffermato sugli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, in particolare, sugli indirizzi della proposta regionale,
sottolineandone gli obiettivi e le modalità di attuazione.
Sono intervenuti Giacobbe Braccio, Roberto Balducchi e Mauro Marani (in rappresentanza dell’Enea), Gianmarco Gioda (Anfia in rappresentanza di Stellantis), Gelsomina Pappalardo (Imaa Cnr), Angelo Masi (Unibas), Cristiano Re (Fondazione Mattei), Guglielmo Trupiano (Università Federico II), Dante Mazzoni (Total Italia), Luisa Lavagnini (Eni), Alberto Pelliccia (Shell Italia), Alessandro Ajelli (Mitsui E&P Italia), Salvatore De Biasio (Confindustria), Michele Somma (Camera di Commercio), Antonio Colangelo (Distretto Tecnologico – Tern), Franco Dell’Acqua (Coldiretti), Nicola Fontanarosa (Confimi), Francesco Calbi (Confapi), il consigliere regionale Enzo Acito, Gabriella Megale (Sviluppo Basilicata), Canio Santarsiero (Egrib), Giandomenico Marchese (Acquedotto Lucano), Luigi Modrone (Sel), Pasquale De Luise (Farbas), Giovanni Motta (Asso Ingegneri) Giuseppe Paternò (Its “Efficienza energetica” Basilicata), Antonio Tisci (Arpab), Francesco Cellini (Alsia), Rocco Guarino (Provincia di Potenza), Andrea Bernardo (Anci), Antonio Santagata (Cnr), Giuseppina Bruzzese (Collegio dei Geometri), Luigi Prisco (Cida).
Nelle prossime settimane sarà cura del Dipartimento costituire i tavoli tecnici per il prosieguo delle azioni da porre in campo, in sinergia con tutte le Direzioni della Regione Basilicata.