“La battaglia per il tribunale di Melfi unisca tutte le forze politiche. Diamo un segnale di unità e la dimostrazione che sui temi più importanti per tutti noi esiste solo la difesa della Basilicata. La nostra comunità viene prima delle appartenenze politiche, degli errori del passato e delle scelte infelici che hanno colpito i nostri territori”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi, intervenendo nella seduta straordinaria del Consiglio regionale per discutere del soppresso Tribunale di Melfi.
Nel ribadire la necessità di ripristinare gli uffici giudiziari nella città federiciana, il presidente ha sottolineato che “la presenza del Tribunale a Melfi serve a restituire allo Stato il controllo del territorio nell’area più industrializzata della Basilicata, con la preziosa presenza di Stellantis e dell’indotto dell’automotive, con una forte pressione sullo sfruttamento del lavoro irregolare nei campi, e ai confini con una provincia a forte rischio criminalità organizzata”.
“L’efficiente funzionamento della giustizia – ha detto ancora il presidente – è il presupposto del corretto funzionamento di un’economia di mercato. Lo sanno molto bene i sindaci dell’area melfitana che in questi anni hanno dovuto mettere in campo ulteriori sacrifici per proteggere i loro territori, gli operatori economici e i cittadini, costretti a rivolgersi al Tribunale di Potenza per vedere rispettati i propri diritti”.
Anche “l’impegno del Consiglio e della Giunta regionale rispetto alla richiesta di una sezione della Direzione Investigativa Antimafia che operi per il distretto della Corte di Appello di Potenza rappresenta – ha evidenziato Bardi – un momento di unità di tutta la politica lucana, che mi auguro possa essere l’inizio di una nuova fase per la nostra regione, che soprattutto sul tema della legalità e della difesa del territorio ha il dovere dell’unità”.
“Lascia ben sperare l’istituzione, da parte del Governo, della commissione interministeriale per la Giustizia nel Mezzogiorno voluta dalle ministre della Giustizia e per il Sud e la coesione territoriale, Marta Cartabia e Maria Rosaria Carfagna”, che “sono saprà mettere mano a quella decisione che nel 2013 portò alla soppressione del Tribunale di Melfi. Una scelta che, a consuntivo, reputiamo sbagliata. Forti anche delle nostre relazioni istituzionali, noi ci muoveremo, come già ribadito in più circostanze, in direzione della riapertura del tribunale di Melfi, tema, che non riguarda solo il Vulture-Melfese, una singola comunità, ma riguarda tutta la nostra regione”.