Si inaugura oggi alle ore 17, presso Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera l’evento culturale di punta che Regione Basilicata, Comune di Matera, Comune di Tricarico e Provincia di Matera hanno predisposto in occasione dell’incontro delle delegazioni governative dei paesi del G20 e delle altre delegazioni ospiti in città. Tra i primi progetti espositivi originali a inaugurare in uno spazio pubblico dopo le sospensioni delle attività museali a causa della pandemia, “Strangers and strangeness. Planet mending practices. 2021 G20 in Matera” che mira a elaborare e sottoporre a pubblica riflessione il tema della sensazione di estraneità come momento prezioso di innesco di una relazione.
Il tema del G20 2021 è “People, planet, prosperity”: una formula che vuole evidenziare come i destini dei popoli possano essere interlacciati non solo nella fulminea propagazione di un virus, ma anche nello sviluppo di soluzioni di sostenibilità ambientale, lotta alla povertà, equità sociale e diritti universali. Ieri a Tricarico si è svolta la conferenza stampa di presentazione della mostra “Strangers and strangeness”, realizzata da Porta Cœli Foundation e curata da Donato Faruolo. Faruolo ed Eniello Ertico, presidente della Fondazione. Si tratta di una doppia mostra di reportage di fotografia in Basilicata interconnessa con installazioni architettoniche sulle forme delle liturgie sociali in epoca di distanziamento tra i corpi. Entrambe raccontano di modalità di superamento del senso di estraneità.
La mostra racconta i cambiamenti della società lucana dal dopoguerra a oggi e di come con essa siano cambiati gli strumenti linguistici adoperati per un racconto di tale ambizione. “Il Centro di documentazione Rocco Scotellaro del Comune di Tricarico – ha spiegato Vincenzo Carbone, sindaco di Tricarico – contribuisce all’iniziativa con il fondo del più grande fotografo del Novecento, Henri Cartier-Bresson: vero monumento della storia lucana recente, sviluppato in due fasi negli anni ’50 e negli anni ’70”. Il reportage attraversa gli eventi epocali che hanno plasmato la Basilicata in quegli anni, tra Riforma agraria, campagne vaccinali, sfollamento dei Sassi di Matera e infrastrutturazione e industrializzazione del territorio: ventisei fotografie sul tramonto di quell’atavica civiltà contadina la cui capitale Carlo Levi aveva posto a Matera.
La mostra ospita scatti del fotografo Eli Dijkers, il suo racconto, in cento immagini, attraversa i generi fotografici e dismette qualsiasi tentazione antropologica. Entrambi i progetti pongono al centro l’esperienza del fotografare come fondamentale momento di lettura delle possibilità di una relazione con un contesto sociale “strano/estraneo” offrendo momenti edificanti di riflessione su ciò che siamo e su come ci rappresentiamo a partire dall’accettazione della fecondità del momento del disturbante. Per l’architettura e il design delle relazioni nello spazio urbano: gli studi Volumezero architecture and landscape (Potenza) e Osa Architettura e Paesaggio (Roma) da una parte e Caret Studio (Firenze) dall’altra presenteranno due riedizioni aggiornate e approfondite, appositamente studiate per Matera, di due importanti riflessioni compiute nel 2020 in piena pandemia. “Il G20 deve essere il centro di una nuova visione culturale della Basilicata.
Momento importante che celebra la ripartenza attraverso la cultura. Il compito della Regione Basilicata è quello di accogliere la coesione territoriale e anche il partenariato con Comuni ospiti della nostra Italia. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, punta ad un lavoro di cucitura del territorio. Le istituzioni, per fare cultura, devono avvalersi di partner privati, di coloro che sono in grado di tessere e di studiare le realtà territoriali”, così il consigliere delegato alle politiche culturali della Regione Basilicata, Dina Sileo. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il sindaco di Vicchio (FI), Filippo Carlà Campa, il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, la Consigliera delegata alla cultura della Provincia di Matera, Anna Maria Amenta, l’assessore alla cultura del Comune di Matera, Rosa Paciello e l’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido che hanno testimoniato il vivo coinvolgimento istituzionale.