“Una giornata storica per la nostra regione, sono felice per essere riuscito a riunire Provincia di Matera e Regione Basilicata verso un obiettivo unico e per aver chiesto e ottenuto da tutti i colleghi consiglieri una unitarietà di intenti. Ringrazio di cuore tutti per averlo fatto, a prescindere dalle appartenenze politiche. Da oggi camminano insieme uniti verso l’obiettivo storico per Matera, la sua Provincia e la regione intera. Dopo tanti anni di battaglie, abbiamo avuto la possibilità di affrontare il tema del completamento ferroviario Ferrandina-Matera e suo prosieguo verso la dorsale adriatica e, soprattutto, di acquisire il parere e le motivazioni di tutte le parti, a partire dal Presidente Bardi che ha condiviso all’assemblea lo stato di avanzamento e lo ringrazio per questo. Si esce solo uniti dall’isolamento, in generale, da quello infrastrutturale in particolare. E’ la modalità corretta per ottenere le giuste attenzioni dagli interlocutori nazionali e compiere un salto verso il futuro. Se riusciremo a collegare la Basilicata ai corridoi passeggeri e merci, dal Tirreno all’Adriatico, la soddisfazione sarà indescrivibile. Le battaglie vinte della già senatrice Maria Antezza, durante il Governo Renzi, con il suo lavoro incessante, hanno riacceso un sogno che oggi la politica porta a compimento e di cui beneficerà l’intera regione.
Con una risoluzione da me presentata e firmata da tutti i consiglieri di opposizione, è stata approvata all’unanimità una risoluzione con la quale il Governo Regionale si impegna a modificare il Piano Regionale dei Trasporti 2016-2026 affinché includa l’opera per altro già finanziata e a formalizzare in una apposita scheda del Recovery Plan Basilicata la prosecuzione della tratta Ferrandina-Matera per l’Asse ferroviario Adriatico Bari-Taranto.“
Lo rende noto il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Inoltre, il presidente Bardi e il Governo Regionale – prosegue Braia – si impegnano ad essere in linea con le scelte europee e nazionali quali la Missione 3 del PNRR, nella quale gli investimenti sulla rete ferroviaria sono destinati allo sviluppo del sistema ferroviario italiano, attraverso il completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, all’integrazione fra questi e la rete ferroviaria regionale e alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria e a completare i corridoi ferroviari Ten-T, anche per le merci, tra cui quello Mediterraneo che passa anche dalla Basilicata.
Dopo questo Consiglio Regionale, da noi fortemente voluto e richiesto, a cui doveva necessariamente esserci il suggello della presenza del Presidente Bardi, finalmente siamo arrivati alla conclusione più adeguata per il territorio lucano tutto e le sue comunità. L’importanza di questa opera è nei fatti. E’ tra le 59 opere a cui il governo Draghi ha riconosciuto la strategici per far uscire il mezzogiorno tutto dal gap infrastrutturale.
La Regione Basilicata si adopererà attivamente per l’accelerazione dei lavori di completamento della tratta Ferrandina-Matera e ha mandato, dall’intero Consiglio Regionale, a esercitare, attraverso opportune intese e coordinamenti con i governi di Puglia e Campania, le dovute pressioni sul governo nazionale affinché con i collegamenti per Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, si possa utilizzare la Ferrovia Statale per il trasporto di merci verso la Puglia e dorsale Adriatica. La ferrovia a scartamento ridotto (FAL) non consente il trasporto di container, macchinari e mezzi d’opera di dimensioni incompatibili con l’esistente sistema ferroviario.
Da 150 anni la città di Matera e la sua Provincia aspettano il collegamento ferroviario con la rete nazionale, più volte promesso e mai realizzato. Noi siamo stati da sempre convinti che il collegamento sia indispensabile, tra l’altro, per dare grande impulso ai settori produttivi agevolando la circolazione nazionale di persone e merci ed in particolare al comparto turistico provinciale e regionale oltre che utile a far uscire dall’isolamento i comuni dell’alta collina Materana e, in particolare, quelli di Stigliano, Aliano, Cirigliano, Gorgoglione, Accettura, San Mauro Forte alcuni dei quali, secondo dati Istat, sono a rischio di estinzione da spopolamento.
Una storia antica, che risale al 1902 quando la città di Matera chiese a Zanardelli il collegamento di Matera alla ferrovia nazionale. Solo, però, con provvedimento risalente al 1986 furono avviati lavori di realizzazione della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera, che però vennero interrotti, costituendo un vero caso Italiano di “grande incompiuta” che oggi finalmente vedrà l’impegno serio al completamento.
Ricordiamo che nel 2016, l’on. Maria Antezza, dopo un incessante lavoro in Parlamento e nelle Commissioni, riusciva a far approvare un emendamento per stanziare 210 milioni di euro alla legge di Bilancio 2017 che è diventato legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1 comma 591. Negli anni 2017-2018 (sotto il governo Renzi) furono quindi stanziati i 210 milioni di euro per il completamento della Ferrandina – Matera, che si aggiungevano ai residui accantonati di 45 milioni di euro e si avviarono i lavori di riprogettazione con primi interventi nella galleria di Miglionico.
La diramazione Ferrandina-Matera riveste particolare importanza anche sul piano provinciale per la connessione della Città dei Sassi e della sua Provincia all’Alta Capacità di rete Salerno-Taranto, con conseguente allacciamento, nella Stazione di Salerno, all’Alta Velocità sulla dorsale Tirrenica (Firenze-Bologna-Milano-Torino), servita dalle Frecce di Trenitalia. La prosecuzione della Ferrandina Matera verso la Puglia, con adeguate soluzioni strategiche, rappresenta una imprescindibile opportunità di collegamento razionale, economico e altamente funzionale tra il Tirreno e l’Adriatico, sia per la città di Matera, che per il territorio provinciale e regionale, che tra questi due mari sono “cerniera”.
Siamo certi che il Commissario Vera Fiorani, nominato dal Governo Draghi, che prossimamente sarà in Basilicata insieme al sottosegretario al MIT, Teresa Bellanova, saprà accelerare, dopo l’approvazione della risoluzione, che segue l’ordine del giorno del Consiglio Provinciale di Matera, la presa di posizione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Matera oltre che le interlocuzione e gli incontri con l’Associazione Ferrovia Nazionale Matera Ferrandina, le necessarie procedure al fine di completare entro tempi ragionevolmente brevi il collegamento Ferrandina-Matera.
Il Consiglio Regionale di Basilicata oggi ha ritenuto di cogliere l’opportunità – conclude Luca Braia – di dare una forte sollecitazione perché non si protraggano ulteriormente i tempi per la realizzazione del progetto. Adesso che abbiamo questa grande opportunità e condizioni mai avute prima, con le risorse del PNRR e le soluzioni a portata di mano, la politica lucana dice finalmente una cosa chiara, a difesa degli interessi della comunità tutta, non legati solo al turismo e alla mobilità, ma ad avere un senso più ampio per lo sviluppo, a partire anche dalla ZES. Ora si dia avvio al nuovo corso. Con il presidente Pavese e l’associazione Ferrovia Nazionale Matera Ferrandina rimaniamo in attesa del concordato incontro immediato con il sottosegretario Bellanova e con il commissario Fiorani, da fare a questo punto con i presidenti della regione Bardi e della Provincia Marrese.”