Tende e roulotte al bivio per il lido di Metaponto, come al capezzale di una spiaggia in agonia, dopo le ultime terribili mareggiate di metà febbraio.E’ pesantissima l’aria che vi si respira. Sembra di stare ad un funerale, tanta è l’inquietudine fra i Cittadini e gli Operatori turistici del presidio, che in attesa di quanto sarà deciso dal tavolo tecnico-politico istituito presso la Regione Basilicata, hanno deciso di trasformarsi in sentinelle del territorio e di formare un Comitato per la difesa di Metaponto.
“Ci proponiamo di porre in essere tutte quelle azioni pacifiche che possano consentire di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, al fine di difendere un patrimonio mondiale, qual è Metaponto, che non può essere abbandonato all’indifferenza generale, con il timore che le mareggiate possano mettere in pericolo anche l’incolumità e la sicurezza dei cittadini di Metaponto – dice Loredana D’Urso.
“Non ci sono parole per illustrare questa grande catastrofe” – aggiunge Marco Avallone, titolare dello storico Camping Internazionale. “Uno solo è l’appello: salvate subito Metaponto e preoccupatevi della nostra vita e della nostra spiaggia. Da essa dipende la sopravvivenza delle nostre aziende, di alcune centinaia di posti di lavoro e di ingenti investimenti immobiliari in fase di realizzazione. Se questo quadro drammatico dovesse perdurare oltre ogni limite, io preferisco che i turisti non arrivino proprio a Metaponto, anziché andare via dopo un solo giorno di permanenza, come è successo lo scorso anno”.
Una catastrofe annunciata da oltre vent’anni, visto che il Consiglio Comunale di Bernalda era pronto ad approvare, già nel 1987, un primo intervento con opere di difesa a mare, totalmente progettato e finanziato dal Demanio marittimo di Bari. Intervento che trovò la forte opposizione di gruppi di ambientalisti e di esponenti delle associazioni di difesa “del paesaggio marino” e perciò ritirato dal massimo consesso amministrativo locale. E con esso ogni successivo tentativo di farlo riemergere dai salotti oziosi e bizantini di una pseudo – cultura ciarliera ed inconcludente.
E poi perché l’azione di sollecito e di realizzazione delle opere di difesa marittima non è proseguita presso la Regione Basilicata subito dopo la stagione estiva 2009, come si era stabilito?
“Adesso – dice Gianfranco Sortiero, presidente dell’Associazione Leucippo – gli operatori turistici di Metaponto continuano il presidio ed aspettano che il 3 marzo 2010 il tavolo tecnico con l’Autorità di bacino, con la Capitaneria di porto e l’Università di Basilicata stabilisca un crono – programma delle azioni da porre in essere e verifichi contestualmente la compatibilità della sabbia disponibile presso gli Argonauti, nonché la sua disponibilità in metri cubi. A prescindere dagli studi, gli operatori turistici aspettano un interessamento in prima persona del Governatore della Basilicata, Vito De Filippo, dove opera questo comitato cittadino, per assumere l’impegno solenne che Metaponto non scomparirà”.
Così per le ore 10.00 di sabato prossimo 6 marzo 2010, il Comitato ha indetto una grande manifestazione civica sul lungomare di Metaponto, con partenza a mezzogiorno di un corteo che raggiungerà la piazza della stazione ferroviaria di Metaponto, ove nel pomeriggio, alle ore 18.30, è previsto un concerto musicale ed una serie di interventi di cittadini e di autorità a sostegno del ripascimento della spiaggia e delle relative opere di difesa marittima.
Pino Gallo