Si terrà l’8 e il 9 ottobre a Matera a Palazzo Lanfranchi un convegno internazionale di studi a cura di Nadia Bastogi, Mauro Vincenzo Fontana e Annamaria Mauro dal titolo: “Con la mano libera e la mente poetica. Percorsi e temi della pittura tra capricci del genio, del pennello e della penna”.
Parafrasando nel titolo una delle immagini più attraenti lasciateci da Bernardo De Dominici per inquadrare l’indomito genio creativo di Salvator Rosa, il convegno vuole aprire una nuova finestra di discussione intorno alle questioni sollecitate dalla mostra Stregonerie e vari capricci da Salvator Rosa a Giacomo del Po. Dipinti dalle collezioni di Camillo d’Errico e della
Fondazione De Vito (Palazzo San Gervasio, Pinacoteca e Biblioteca Camillo d’Errico, marzoottobre2021). Facendo leva sulle ultime acquisizioni critiche emerse sul conto di d’Errico –che a lungo è stato guardato dalla critica come uno sprovveduto amatore di provincia, mache, invece, si viene giorno dopo giorno rivelando come uno degli spiriti più fini del collezionismo meridionale post-unitario –, la rassegna palazzese ha voluto fermare la lente su uno dei filoni più fascinosi della cultura figurativa napoletana del Sei-Settecento, chiamando a un inedito dialogo alcuni dei capi d’opera acquisiti dal lucano con un’alata selezione di dipintidella collezione composta dall’ingegner Giuseppe De Vito dagli anni settanta del Novecento.