“A oltre un mese e mezzo dal nubifragio del primo marzo scorso, nemmeno un euro è stato destinato dal Governo centrale al soccorso delle popolazioni lucane colpite dall’evento calamitoso e al ristoro dei danni. Esattamente il primo marzo, sulla Basilicata e in particolare sul Metapontino si abbatteva un alluvione, il secondo in pochi mesi, che causava enormi danni alle colture di stagione e alle aziende agricole. Finora la Regione Basilicata nulla ha fatto per andare incontro alle esigenze del mondo agricolo”
.A dichiararlo sono il componente della segreteria regionale UGL Basilicata, Giuseppe Giordano ed il segretario provinciale della confederazione di Matera, Luigi D’Amico i quali aggiungono: “I buoni propositi del governo regionale finora sono rimasti sulla carta, nel senso che interventi immediati non ne sono stati presi. Al danno ora la beffa con la ‘grande’ risposta del ministro Tremonti che, anche attraverso comportamenti provocatori, si mina il sentimento unitario nazionale: per l’UGL, certamente i cittadini del Metapontino – proseguono i sindacalisti – avranno difficoltà a sentirsi una sola cosa con quelli del Veneto sui quali, a novembre dell’anno scorso, dopo l’acqua è arrivata una pioggia di milioni dal Governo. E anche i cittadini della Val d’Agri non potranno riconoscersi in uno Stato che da una parte gli promette una card con qualche decina di euro di carburante in riconoscimento dell’apporto di petrolio dato al Paese, e dall’altro chiede di pagare la benzina più che in ogni altra parte d’Italia con l’aumento al massimo delle accise.
Riteniamo che la declaratoria regionale dello stato di calamità, recepita dal Governo nazionale, non si sa ancora quanti soldi porterà in Regione, e nel frattempo la stessa Assessore Regionale Mazzocco poteva attivarsi con gli strumenti in suo possesso. L’UGL si riferisce al Piano di sviluppo regionale per il ripristino, reinvestimento e sostegno in caso di eventi eccezionali. Inoltre come ha investito il Governo Berlusconi dell’emergenza, altrettanto doveva fare con l’Unione europea chiedendo un ristoro alle aziende agricole per i danni subiti, cosa che non ha fatto da quello che ci risulta. L’adozione, da parte del Governo nazionale, del decreto che indicava la Basilicata tra le zone danneggiate è rimasta una formalità. I Parlamentari lucani si attivino tutti, indifferentemente all’appartenenza politica di centro sx o centro dx poiché a parere UGL – aggiungono D’Amico e Giordano – non sono assolutamente ammissibili i ragionamenti avviati sulla quantificazione dei danni che sono stati letteralmente troncati dall’arrivo del consigliere giuridico del ministro Tremonti, Italo Volpe, che ha imposto il rinvio di ogni ragionamento a quando le stesse regioni avranno provveduto ad aumentare al massimo le imposte di propria competenza. In pratica il Governo chiede alla Basilicata di portare al massimo tutte le sue tasse, in base a quanto lo stesso esecutivo ha deciso qualche mese fa nel ‘Mille proroghe’, come condizioni preliminare per intervenire con altri aiuti. L’unica via d’uscita ora certamente non possono essere le vie illegali come fare le ‘ronde’ come la Lega vuole ma, i politici lucani svolgano un importante raccordo tra organizzazioni professionali agricole, Dipartimento e Giunta regionale e, soprattutto, diano il proprio contributo politico per uscire rapidamente dalla fase di emergenza e per favorire la ripresa di aziende agricole, zootecniche ed agroalimentari del Metapontino”.
UFFICIO STAMPA UGL BASILICATA