La Fondazione Matera Basilicata 2019 lo scorso aprile ha sottoscritto, insieme ad altre 31 realtà del mondo italiano della cultura (tra cui, a livello regionale anche IAC Centro Arti Integrate, Compagnia Teatrale L’Albero e C-FARA), un protocollo d’intesa nato su iniziativa di Oriente Occidente per la creazione della Rete italiana Europe Beyond Access 2021-2023, un network di alleati che si interroga e invita il panorama culturale alla discussione sui temi di accessibilità ed inclusione nelle arti performative per generare consapevolezza, diffondere conoscenze ed esperienze di buone pratiche, incoraggiare maggiore partecipazione e leadership di artisti e operatori culturali con disabilità.
Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ha lavorato per promuovere l’accesso di persone con abilità diverse alla cultura e la sensibilizzazione del pubblico. In tal senso ha dato vita a due specifiche progettualità: “Movimento libero”, progetto realizzato in coproduzione con il British Council e in collaborazione con IAC – Centro Arti Integrate e Oriente Occidente Dance Festival, che ha esplorato la relazione tra l’arte e le diverse abilità, producendo tra l’altro uno spettacolo che ha coinvolto danzatori abili e disabili; “Silent City”, progetto di community opera co-prodotto con la compagnia teatrale L’Albero, per il quale è stato realizzato uno studio finalizzato a rendere totalmente accessibile sia lo spettacolo finale, sia il teatro che l’ha ospitato, progettato da Open Design School.
Come membro della Rete italiana Europe Beyond Access 2021-2023, la Fondazione segnala che domani, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra ogni anno il 3 dicembre, British Council e Europe Beyond Access – progetto co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea a cui la aderisce con altre importanti istituzioni culturali di tutta Europa – lanceranno in un evento online riservato a politici e operatori culturali i risultati della ricerca condotta da On the Move “Time to Act: How lack of knowledge in the cultural sector creates barriers for disabled artists and audience” (Come la mancanza di conoscenza nel settore culturale crea barriere per artisti e pubblico disabili).
Grazie alla rete di Europe Beyond Access, la ricerca è stata condotta attraverso un sondaggio a operatori culturali di 40 paesi europei tra cui l’Italia ed evidenza che l’87% delle sedi culturali e dei festival non coinvolgono persone disabili nelle commissioni di selezione o nei processi di gestione. Più della metà degli operatori culturali – il 52,4% degli intervistati – valuta la propria conoscenza degli artisti disabili come scarsa o molto scarsa. L’87% delle istituzioni culturali non adegua i propri materiali di comunicazione alle regole dell’accessibilità e solo l’11,9% offre un processo di prenotazione accessibile. Infine, il 57% delle realtà culturali afferma di aspettarsi un intervento da parte degli enti finanziatori, ma gli stessi finanziatori dichiarano un’assenza di competenza su questi temi. Il rapporto è innovativo e fornisce la prima prova transnazionale che la mancanza di conoscenza nel settore culturale tradizionale è una barriera chiave che impedisce agli artisti disabili, ai professionisti delle arti e ai pubblici di partecipare equamente alla cultura europea.