Bernalda. A 8 mesi dall’esondazione del Bradano e del Basento e dopo l’incontro del 20 settembre del Comitato Terre ioniche con il sottosegreterio Gianni Letta, che su proposta del sen. Cosimo Latronico ha messo a disposizione della Basilicata 7 milioni di euro, la nomina del commissario e l’emanazione dell’ordinanza per la realizzazione di opere infrastrutturali per la messa in sicurezza del territorio, sembrano questioni di pochi giorni.
A darne notizia è stato Gianni Fabbris, coordinatore del Comitato, il quale ha ribadito che due sono gli obiettivi irrinunciabili della lotta: la messa in sicurezza del territorio ed il ristoro dei danni alle aziende agricole colpite; ha inoltre precisato che, quando sarà nominato il commissario governativo, il Comitato continuerà a presidiare il territorio perché tutte le operazioni risultino chiare e trasperenti. Fabbris ha poi annunciato che da domani (3 ottobre) partirà un sit in davanti alla Regione Puglia, “rimasta splendidamente assente dalle azioni portate avanti dagli agricoltori pugliesi e lucani”.
Domenico Prencipe, altro rapresentante di Terre ioniche, ha messo in evidenza che le aziende agricole non producono più reddito e che le ordinanze 121 e 122 della Regine Basilicata, per la loro esiguità, sono assolutamente insufficienti a coprire i danni subiti, mentre Ernesto Carrera, visibilmente commosso, ha posto il dramma delle famiglie ginosine, che uscite dagli alberghi, ospiti presso amici e parenti, stanno drammaticamente dismettendo le loro aziende, perché non riescono più a riprendersi, poiché abbandonati a se stessi dalla Regione Puglia.
Raffaele Magione, in rappresentanza del Comitato giardini di Grassano, ha denunciato che da anni non vengono più effettuate opere di manutenzione all’alveo del Basento, mentre basterebbero poche giornate di lavoro per richiudere le 3 falle aperte dalle esondazioni di marzo, prima che le piogge autunnali producano altri danni.
L’assesore regionale alle infrastrutture Rosa Gentile ha, infine, ribadito che tutti parlamentari lucani hanno fatto pressioni sul Governo nazionale per il ristoro dei danni prodotti dall’esondazione del Bradano e del Basento, che ammontano a circa 240 milioni di euro e che i 7 milioni messi a disposizione dal sottosegretario Gianni Letta, più i 7 che metterà la regione Basilicata, più gli 8 già spesi dal governo lucano per i primi interventi di assoluta urgenza, sono del tutto insufficienti a coprire le necessità degli interventi sul territorio, ma servono per partire, come pure la nomina del commissario sarà utile a velocizzare appalti e procedure. L’assessore ha inoltre sottolineato che i 14 milioni di euro saranno utilizzati esclusivamente per mettere in sicurezza il territorio, là dove l’incidenza del rischio è massima.
All’incontro sono intervenuti il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi (Pd), i consiglieri regionali Luca Braia (Pd) e Nicola Benedetto (Idv), nonché numerosi amministratori della provincia di Taranto e Matera.
Pino Gallo