Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mario (nome di fantasia) con cui denuncia al Direttore di Sud Italia Video un caso di mala sanità, che tristemente sta vivendo con umana sopportazione e notevoli, quotidiane sofferenze psico-fisiche.
“Gentile Direttore di Sud Italia Video, scrivo queste 2 righe perché come lucano sono amareggiato e incazzato. Vorrei che tu pubblicassi questo mio sfogo affinché, chi sta nella mia stessa condizione non subisca quello che sto passando io. Come tu sai io ho una malattia neurodegenerativa scoperta a Novara, un centro Sla regionale d’eccellenza in Italia. Secondo le ultime ricerche, un farmaco a base di ” Cannabis”, può aiutare nella spasticità muscolare. Questo farmaco, il Sativex, fino a poco tempo fa era usato solo nelle sclerosi”.
“A Novara – continua Mario – lo prescrivono regolarmente anche per la malattia neurodegenerativa multisistemica del primo motoneurone. La dottoressa Mazzini, una scienziata in questo campo, me lo ha prescritto. Premetto che questo farmaco costa ben 600 euro la scatola contenente soltanto 3 boccettine di spray. Ci rechiamo, così, nella farmacia dell’ospedale di Matera per ritirare il medicinale. Ma, ahinoi, ci viene detto che “per questa malattia non ne ho diritto, perché questo farmaco viene dato solo ai malati di sclerosi”. Torniamo, allora, a Novara e diciamo che a Matera non ci danno il farmaco, spiegandone il motivo. Risata generale.
Ci danno, allora, i documenti ministeriali, che prevedono che per la mia malattia il farmaco può essere regolarmente prescritto”.
“Torniamo, allora, a Matera – riferisce mortificato Mario – e mostriamo alla farmacia dell’ospedale, i documenti ricevuti a Novara, ma l’addetta ci dice che per questa richiesta si deve riunire la commissione. Aspettiamo fiduciosi!”.
“Purtroppo la storia continua con il capitolo ‘ausili’, sottolinea Mario. Circa un anno fa inoltro richiesta di una sedia a rotelle e di un letto ortopedico. La risposta dell’Asl materana è che ho diritto a un solo ausilio! Ma, finora, a distanza di un anno non ho ricevuto né l’uno, né l’altro. Torno, allora, dal fisiatra di Novara, gli riferisco quanto mi era stato detto a Matera e lui mi risponde: “. . . scusate ma la Basilicata non è la regione che ha dato i natali al ministro Speranza. O questa regione si trova in Africa? Perché se questa regione si trovasse in Italia lei avrebbe gli stessi diritti come nella regione Piemonte. Se lei fosse residente a Novara avrebbe diritto alla sedia a rotelle elettrica, a un deambulatore, ad un letto elettrico e alle scarpe ortopediche, visto che la malattia neurodegenerativa le ha causato la deformazione dei piedi. Chieda lumi al suo ministro. Perché la Basilicata è rimasta ai tempi di Adamo ed Eva”.
“Ora – dice Mario – mi chiedo perché in un momento in cui tutti parlano dei diritti dei disabili, noi in Basilicata non riusciamo ad avere neanche l’indispensabile? Così rivolgo una preghiera al ministro Roberto Speranza ed all’assessore regionale alla Salute Rocco Leone: fate in modo che questa gente irresponsabile si documenti”.
Pino Gallo