Contribuire allo sviluppo, alla produzione e alla vendita delle agroenergie, sostenendo la transizione verso fonti di energia rinnovabile compatibili con la produzione agricola, andando al contempo a promuovere l’efficientamento energetico e la diffusione di impianti a basso impatto ambientale e paesaggistico. Sono solo alcuni degli obiettivi alla base della costituzione della cooperativa GAIA energia, creata dalla Copagri con il fine prevalente di sviluppare le rinnovabili nel settore agricolo.
Ne dà notizia la Confederazione, spiegando che GAIA energia può già contare su diverse migliaia di produttori agricoli interessati ed è stata costituita su impulso delle federazioni regionali, che ad essa hanno aderito e che hanno provveduto a eleggere Sergio Marini presidente.
Le agroenergie, ovvero l’energia prodotta dalle imprese agricole, zootecniche, forestali e dall’agroindustria grazie al ricorso a fonti quali il fotovoltaico, il solare e le biomasse, rappresentano senza dubbio la più importante fra le fonti di energia rinnovabile, in quanto permettono, fra l’altro, di valorizzare gli scarti agricoli e i residui colturali, che nel 2019 hanno raggiunto la considerevole quantità di 25 milioni di tonnellate, sfruttando anche gli spazi quali tetti, superfici marginali o non direttamente utilizzabili.
La neonata cooperativa farà della sostenibilità uno dei propri punti di forza, assicurando un utilizzo delle risorse che permetta la ricostituzione delle biomasse senza alterare gli ecosistemi e senza entrare in conflitto con l’uso del suolo agricolo per la produzione di alimenti e mangimi. Tra gli scopi sociali alla base della costituzione di GAIA energia, inoltre, ci sono la promozione dell’energia prodotta da piccoli impianti gestiti da agricoltori, così da assicurare la permanenza delle imprese agricole sui territori, lo sviluppo della sostenibilità della filiera agricola, nell’ottica della riduzione degli sprechi e dell’utilizzo di energia a chilometro zero, e la valorizzazione della multifunzionalità agricola, con risvolti positivi anche sul versante del reddito.
“Parliamo di un settore in forte crescita e in continua espansione, che oltre a contribuire alla decarbonizzazione del primario e del Paese, assicura un notevole apporto in termini di servizi ecosistemici; le agroenergie, infatti, beneficeranno di una significativa spinta derivante dall’impostazione e dai contenuti del PNRR, che mette 4,5 miliardi a disposizione della transizione energetica”, sottolinea il presidente Marini.
“GAIA energia – aggiunge Marini – rappresenta il primo esempio di comunità energetica nazionale in cui un marchio etico garantirà alti livelli di sostenibilità ed eticità nella produzione e nel consumo di quella che è, a tutti gli effetti, l’energia degli agricoltori italiani. In questa comunità trovano spazio produttori, distributori e consumatori di agroenergie, che cooperano per dar vita alla forma più compiuta e innovativa di economia circolare e democrazia economica nel campo delle energie”, conclude il neopresidente.