Metaponto. Il prossimo15 dicembre, con partenza alle ore 9 da Ginosa marina ci sarà un’altra grande marcia del popolo degli alluvionati, con in testa i sindaci e gli assessori provinciali del ginosino e del metapontino, insieme agli agricoltori, agli artigiani, ai cittadini che hanno perso tutto nell’esondazione del Bradano, in quella tragica notte fra il 1° ed il 2 marzo scorso.
Sarà questa la risposta più concreta di fronte al rifiuto del Governo nazionale di assumere impegni economici per il ristoro dei danni al territorio ginosino.
Il corteo si avvierà da Marina di Ginosa e forse anche dal versante lucano di Scanzano per incontrarsi lentamente a metà strada, in uno slancio di solidarietà che da 9 mesi supera i confini geografici, le barriere politiche e persino gli egoismi di parte, perché ginosini e metapontini sono accomunati in una lotta unitaria e sono decisi a proseguire, fino ad ottenere la nomina del commissario governativo per il ristoro dei danni subiti, come è avvenuto per la Basilicata, con la nomina a commissario del governatore Vito De Filippo.
Sarà questa una grande marcia a difesa della dignità dei cittadini insieme alle istituzioni pubbliche locali, con i testa sindaci ed assessori provinciali, che da 9 mesi a questa parte sono stati sempre al fianco dei Cittadini, per rivendicare il sacrosanto diritto al risarcimento dei danni subiti dalla furia delle acque provenienti dalla diga di san Giuliano e che ha spazzato via aziende agricole ed artigiane, entrando finanche nelle abitazioni e sventrandole dei mobili e dei ricordi più cari.
Un’intera comunità piange ancora oggi la furia micidiale del mare di acqua che si abbattè sulle aziende più prossime all’argine sinistro del Bradano. Non vi furono morti perché molti agricoltori e cittadini si misero subito in salvo, scappando via o salendo sui tetti delle loro abitazioni, prontamente avvertiti dalle telefonate d’allarme di alcuni cittadini più vicini ai punti di rottura degli alvei.
Pino Gallo