“Chi gestisce la cosa pubblica deve essere esempio di moralità e correttezza. Questo, da quanto si apprende dalla stampa, non sarebbe accaduto nel caso di Antonio Tisci, direttore generale dell’Arpab, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata. In barba alle norme per il contenimento della pandemia, si sarebbe recato sul posto di lavoro, violando l’isolamento previsto per i positivi al Covid”. A sottolinearlo il gruppo Lega Basilicata insieme al commissario regionale, senatore Roberto Marti, affermando che: “Ne abbiamo viste e superate tante, troppe, da quando Tisci si è insediato; lo abbiamo difeso finanche al cospetto di una mozione di sfiducia delle opposizioni solo poche settimane fa, ma adesso, se fosse confermata la sua condotta, la misura sarebbe davvero colma. E non resterebbero che le sue dimissioni immediate oppure, in mancanza, la sua rimozione senza esitazione alcuna.”
“Dopo l’accertamento sul suo green pass nella sede dell’Arpab ad opera dei carabinieri – viene evidenziato – sarebbe stata rilevata l’irregolarità, tanto che, come riportano le agenzie di stampa, Tisci sarebbe stato denunciato all’autorità giudiziaria dai Nas. Le Istituzioni non possono subire una tale onta senza prendere provvedimenti conseguenti. Ne va della credibilità di un’intera Regione. Per di più un comportamento di tal fatta, oltre a violare le regole, rappresenterebbe un imperdonabile schiaffo a milioni e milioni di Italiane e di Italiani che da ormai due anni si stanno sacrificando all’inverosimile per aiutare l’intero Paese dalla pandemia.”