“Siamo convinti che il Presidente Bardi rimuoverà il direttore Generale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, Antonio Tisci, che ne ha combinata un’altra delle sue. Questa volta, però, commettendo un reato penale”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Roberto Cifarelli e Marcello Pittella.
“Positivo da due giorni, e consapevole di esserlo – fanno presente i consiglieri – il direttore Generale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Antonio Tisci era tranquillamente in ufficio. Risultato: Tisci è stato denunciato per violazione delle norme anticovid con tanto di segnalazione al Presidente Bardi. Un atto di irresponsabilità, un reato compiuto non da uno qualsiasi ma da un dirigente pubblico con la funzione di far rispettare le leggi in materia ambientale. E questo si aggiunge all’ultimissima vicenda nella quale Tisci si è reso protagonista di atteggiamenti e provvedimenti discriminatori nei confronti di un lavoratore e quattro lavoratrici dell’Agenzia, colpevoli di aver espresso un motivato dissenso nel corso di una assemblea sindacale. Ci spiace prendere atto che l’avvocato Tisci, di fronte a quanto accaduto, che ricordiamo essere solo gli ultimi di una serie di episodi, non ha ha ancora compiuto il gesto più dignitoso che poteva compiere: dimettersi. Ci spiace prendere altresì atto anche del fatto che solo alcuni dei consiglieri di destra che sostengono l’attuale Governo regionale abbiano speso parole a riguardo.
“E’ bene ricordare – aggiungono gli esponenti Dem – che il 4 novembre scorso in Consiglio regionale abbiamo discusso una mozione di sfiducia, presentata dai gruppi di minoranza, proprio nei confronti del DG di Arpab. La mozione evidenziava l’incapacità e le inadempienze del Direttore ma fu respinta dalla maggioranza e, in quella occasione, il Presidente Bardi concludeva così il suo intervento a difesa di Tisci: “(…) E mi appello proprio a quel concetto di etica e di estetica pubblica che ho più volte ribadito, un valore repubblicano che deve guidare ognuno di noi. Questa mozione di censura è un legittimo atto politico che chiedo alla maggioranza di respingere, proprio a causa della strumentalità che ho provato ad evidenziare. Questo non vuol dire coprire errori, atteggiamenti e parole sbagliate che non saranno più tollerate e che non dovranno più ripetersi. (…) Se vi saranno elementi oggettivi o ulteriori sbavature non mi sottrarrò a decisioni severe”.
“Già nei giorni immediatamente dopo – continuano Cifarelli e Pittella – gli impegni solenni del Presidente della Giunta si rivelarono scritti sulla sabbia. Oggi, a distanza di qualche mese, e dopo gli ennesimi scivoloni del DG, si caratterizzano per la loro vacuità e falsità. Purtroppo questi ultimi episodi sono la conferma della inadeguatezza di Tisci a ricoprire un ruolo così delicato e del disastro politico di quanti si ergono ipocritamente un giorno si e l’altro pure a difensori ‘dell’etica e dell’estetica pubblica’, specie gli amici di Fratelli D’Italia che lo hanno indicato e continuano a difenderlo con i loro silenzi. Dal Presidente Bardi ci attendiamo la risolutezza di un uomo delle istituzioni”.
“La misura è colma – concludono Cifarelli e Pittella -. Il Direttore Tisci o si dimette oppure va rimosso immediatamente dall’incarico per una evidente incapacità amministrativa e per il conseguente grave nocumento che porta all’Agenzia regionale e alla stessa Regione Basilicata”.