“Il Gruppo Happy ha accettato di riprendere il ciclo produttivo giorno 21 febbraio e, valutando le opportunità emerse dall’incontro in Regione, presenterà un piano di rilancio del sito produttivo nelle prossime settimane. Questo raccogliendo le disponibilità che, anche attraverso l’assessore Cupparo, la Regione sarà in grado di offrire al sistema delle imprese tutte, Gruppo Happy compreso. Dal bando per la Valbasento in corso, a quello sul contenimento dei costi energetici, fino ai prossimi contratti di programma, le occasioni non mancheranno per chi vuole seriamente, al netto delle tattiche e delle provocazioni, investire sul territorio.
Le nostre argomentazioni rispetto l’impossibilità della condizione che a pagare la ristrutturazione sia la Basilicata, a causa di una inefficace capacità imprenditoriale degli ultimi management di Coopbox, ha incrociato alla fine la disponibilità dei rappresentanti del gruppo Happy. Come ho già dichiarato qualche giorno fa – e confermato nella riunione – si stanno facendo investimenti importanti, rinnovando e integrando le linee produttive in altri stabilimenti in Italia e all’estero. In questo contesto sarebbe paradossale immaginare la chiusura a Ferrandina.
Oggi l’interlocutore è il Gruppo Happy. A noi non interessa chi deve investire all’interno del gruppo o tantomeno che sia Coopbox a proseguire l’attività. A noi e ai sindaci dell’area (presenti Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Grottole, Grassano), ai sindacati e agli operai interessa che il sito produttivo rimanga attivo, che si investa in innovazione e tecnologia e che, magari si possano avviare cicli produttivi diversi nel campo della rigenerazione e del riciclo. Soprattutto, che non si lasci a casa nessun lavoratore garantendo occupazione e con essa la tenuta sociale del territorio. Vigileremo con la massima attenzione, tutti insieme, perché ogni passo o decisione venga condiviso con tutti gli attori del territorio e con la politica Regionale che, con l’assessore Cupparo, oggi ha dato prova di volerci essere.”