La visione del governo della Città di Matera passa per una analisi politica ampia, partendo dallo sviluppo urbano dell’ultimo decennio, guardando in avanti con la prospettiva della rigenerazione sociale per migliorare la qualità di vita degli abitanti. I progetti inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, che la relativa commissione opere pubbliche si appresta a licenziare per il successivo passaggio in Consiglio Comunale, sono il risultato di un intenso confronto interno alla maggioranza che ha visto protagonisti tutti gli Assessori che si sono, sino ad ora, avvicendati in Giunta.
In particolare, guardo con attenzione, al dibattito che si è sviluppato in Città sulla cosiddetta “questione stadio”. Ritengo, senza timore di smentita, che proprio questo modello di interpretazione dei bisogni di Matera, rappresenti una visione diversa, da quelle che si sono palesate con i governi cittadini precedenti, e che mira sostanzialmente a rivedere l’intero sistema sociale che si sviluppa intorno al XXI Settembre. Luogo in cui storicamente si produce benessere, esattamente in linea con la volontà di chi ha donato quell’area al Comune chiedendo che fosse usata esclusivamente per svolgere attività sportiva.
L’opportunità generata, dal finanziamento ministeriale per 12,5 mln di euro, ci permetterà di rivedere, in chiave di sostenibilità economica ed ambientale e nella direzione indicata dal PNRR, la funzione di un luogo che si posiziona nel cuore pulsante della Città e che aspiriamo a “rigenerare”, sommando anche altri finanziamenti per un altro milione di euro, per un’area che possa diventare sempre più aperta e fruibile, meglio integrata con il quartiere di Piccianello, con l’ambiente e le case e le attività circostanti e soprattutto un’area che conservi la storia del calcio materano e possa vedere ancora per tanti anni le squadre materane vincere in una struttura a norma, più sicura, più efficiente. Lo stadio XXI Settembre Franco Salerno, deve in definitiva intrecciarsi alle istanze di sviluppo e trasformazione urbana del quartiere Piccianello. Si deve pensare ad una struttura che va prima di tutto messa in sicurezza, in grado di accogliere un ampio insieme di funzioni, commerciali, sportive, ma anche culturali, e sociali, mettendo in moto processi di rigenerazione urbana e incidendo positivamente quindi su politiche e scelte urbane.
Ma la nostra visione non preclude la possibilità che Matera sia una città appetibile anche per investimenti privati finalizzati alla realizzazione di progetti moderni, simili a tanti altri che si sono sviluppati negli ultimi anni nelle più importanti città italiane, che raccontano di “cittadelle dello sport” costruite per intercettare le esigenze, non solo degli appassionati di calcio, ma dello sport a 360°. Non vogliamo farci trovare impreparati a possibili investitori che, al sentimento filantropico per lo sport, affianchino la volontà di fare impresa con ricadute positive sul territorio anche nell’ambito del lavoro e dell’occupazione giovanile.
Questo è il senso che abbiamo voluto dare ai finanziamenti, relativi al fondo rotativo della Regione Basilicata, attraverso i quali, con percorsi partecipati e condivisi, realizzeremo all’interno di “Matera si Projecta”, la progettazione preliminare del “Parco dello Sport – XXI Settembre” e dell’ipotesi di una nuova “cittadella materana dello sport”. Spero con questo ulteriore approfondimento di essere riuscito a rasserenare gli animi dei tifosi del calcio a cui ribadisco che nelle decisioni che saranno assunte i progetti sportivi in corso saranno tenuti nella debita considerazione, anzi è nostra convinzione che sia necessario un percorso di ampia partecipazione con tutta la cittadinanza interessata.